Giochi, Bono e Bertola (M5S Piemonte): “Piano regionale contro il Gap arriva con ritardo di oltre un anno. Servirebbero più risorse per costruire centri per ludopatici”

“Il piano regionale contro il gioco d’azzardo patologico arriva in ritardo di oltre un anno e senza il 50% delle risorse che sarebbero dovute pervenire dal Governo nazionale, bloccate da un ricorso.” Sono le parole dei consiglieri regionali del M5S Davide Bono e Giorgio Bertola. “I Comuni in particolare,” – aggiungono i consiglieri pentastellati -, “chiamati ad applicare la legge regionale, vengono lasciati soli ad affrontare i ricorsi e le forti pressioni delle lobbies del gioco. Gli amministratori devono essere supportati da parte della Regione, in tal senso è positivo, anche se molto tardivo, l’annuncio della pubblicazione di un vademecum redatto dagli uffici regionali. Auspichiamo venga diffuso quanto prima a tutti i rappresentanti dei Comuni piemontesi, in modo da superare l’applicazione, sin qui a macchia di leopardo, della legge regionale”. “Per quanto riguarda il contenuto del Piano regionale evidenziamo la mancanza di risorse adeguate per gli aspetti sanitari e di prevenzione. I fondi stanziati non sono certamente sufficienti per contrastare in maniera definitiva questa vera e propria emergenza che, negli ultimi anni, ha messo in ginocchio migliaia di famiglie piemontesi. In particolar modo servirebbero più risorse per costruire centri residenziali o semiresidenziali per trattare i dipendenti dal gioco”, concludono Bono e Bertola. cdn/AGIMEG