Giochi, blitz contro clan Casalesi: pentito racconta business siti di gioco online, “clan riceveva una percentuale di 80-90 mila euro mensili”

“Uno dei business fonte di maggiori introiti per il clan dei Casalesi, in particolare per la famiglia Schiavone, è stata la gestione dei siti online delle scommesse sportive, come il sito Lira ber, Dollaro poker ovvero il poker on line”. E’ quanto ha raccontato ai magistrati Umberto Venosa, uno dei pentiti che ha contribuito nell’operazione con la quale i Carabinieri di Casal di Principe hanno eseguito 46 arresti nei confronti di indagati ritenuti appartenenti al clan dei Casalesi. Umberto Venosa dal 2012 al 2013 aveva proprio il compito di girare nei locali pubblici di Villa Literno, Villaggio Coppola, Castel Volturno e Domitiana dove vi erano slot machine. “Io raccoglievo i nomi dei collocatori – racconta – e li contattavo affinchè pagassero la tangente. Sempre nelle stesse zone, mi occupavo anche degli esercizi commerciali che raccoglievano scommesse sportive sui siti illegali. Mi accorgevo di questi siti dove venivano indirizzate le scommesse che offrivano una quota maggiore rispetto a quelli ufficiali, – spiega – chiedevo al barista chi era la persona che aveva collocato gli apparecchi, lo contattavo e chiedevo la tangente. Spesso mi veniva risposto che già stavano a posto. Il clan aveva preso accordi con i gestori delle società attive nel settore che si trovavano a Casal di Principe e Aversa. Il clan garantiva il monopolio a queste società che nel frattempo si sono espanse in tutto il territorio nazionale e in cambio riceveva una percentuale di 80-90 mila euro mensili”. cdn/AGIMEG