Giochi, Bianchi (cons. M5S Toscana): “Nessuno applica o monitora l’attuazione della legge regionale sul gioco”

“Le leggi spesso ci sono, ma nessuno le applica e chi le ha fatte si dimentica di monitorarne l’attuazione. Esempio tipico la legge regionale 57/2013”, è quanto ha detto Gabriele Bianchi, consigliere regionale M5S in Toscana firmatario dell’interrogazione presentata sul rispetto della legge regionale sul gioco alla giunta regionale. “In tutti i Comuni toscani nuove sale slot e centri scommesse compaiono ovunque – precisa il Cinque Stelle – nonostante dal 2013 debbano distare almeno 500 metri da istituti scolastici, luoghi di culto, centri socio-ricreativi e sportivi o strutture socio-sanitarie. Per capire se questa norma era disattesa o meno, abbiamo usato il suo art. 14 che impone il pagamento di una sanzione che va da mille a 5mila euro a centri scommesse e sale slot che non rispettano tale distanza di sicurezza di 500 metri dai luoghi sensibili”. “Il 30% degli introiti di queste sanzioni devono infatti finire nel bilancio regionale e quindi ci siamo detti: ‘visto che questi centri sono ovunque, sentiamo quante decine e decine di migliaia di euro ha incassato la Regione dalle sanzioni’. E la risposta dell’assessore regionale Bugli ci ha lasciato di stucco: zero euro”, denuncia Bianchi. “L’assessore regionale ha tenuto a farci sapere che questo incredibile flop di governo, su una delle migliori leggi regionali in materia di prevenzione della ludopatia, si deve anche alla mancata vigilanza dei Comuni toscani”, dichiara il Cinque Stelle. “Sarà nostra cura sollecitare tutte le amministrazioni comunali in questa verifica”, conclude il vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali e Bilancio. cdn/AGIMEG