Giochi, Beccalossi (Reg. Lombardia): “Governo prepara funerale a impegno di 300 associazioni”

“Sarò a Roma per ribadire che la proposta del Governo sulla riforma del settore giochi non solo è debole, ma è poco coraggiosa. E’ la posizione della Lombardia, ma anche di altre Regioni, e soprattutto degli oltre 700 Comuni, delle 258 associazioni di volontariato, delle 319 tra scuole, centri anziani, parrocchie e delle oltre 45 associazioni professionali che in questi anni hanno lavorato sul territorio lombardo con impegno e serietà per combattere la grave piaga sociale della ludopatia”. Lo dichiara l’assessore al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana della Regione Lombardia Viviana Beccalossi, intervenendo in merito all’appuntamento di domani, quando a Roma in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni si discuterà nuovamente sulla proposta di riforma del settore giochi. “In questi anni – prosegue Viviana Beccalossi – la Legge della Lombardia ha dato voce a uno straordinario movimento ‘dal basso’, fatto di migliaia di persone che ogni giorno affrontano il gioco d’azzardo lontano dalle pubblicità ingannevoli o dalle promesse di vincite mirabolanti, ma occupandosi piuttosto di prevenire, informare e sostenere chi rovina la propria vita e quella delle proprie famiglie”. L’assessore ha ricordato che per la Lombardia rimane inaccettabile una proposta che vanifica l’effetto della distanza minima di 500 metri dai luoghi sensibili per l’installazione delle macchinette. Secondo la proposta governativa dovrebbe essere portata a 50 metri. Inoltre, è irricevibile l’intenzione di limitare la facoltà dei Comuni di intervenire sugli orari di apertura della sale giochi. “Non so – conclude Viviana Beccalossi – come andrà a finire questa partita nella quale è evidente che ci troviamo ad affrontare pressioni ed interessi miliardari. Certamente anche domani faremo sentire la nostra voce che, mi auguro, sarà la stessa di tutte quelle Regioni che in queste settimane di trattativa hanno manifestato perplessità o contrarietà al provvedimento del Governo”. cdn/AGIMEG