Giochi, aziende a tabaccai contro ordinanza Cremona: “Limiti orari una mazzata”. Comune studia nuovi sconti per locali no slot

E’ bufera sull’ordinanza comunale di Cremona che introduce limitazioni orarie per il funzionamento delle slot, limitandone l’accensione a massimo 8 ore al giorno. Per il presidente provinciale Fit, Alessandro Rossini, e il consigliere delegato Fipe, Roberto Maldotti, il provvedimento “è sbagliato per due motivi: da una parte non tutela la salute dei cittadini, che hanno bisogno di politiche mirate e consapevoli, con una portata uniforme su tutto il territorio nazionale e non a macchia di leopardo. Dall’altra parte, la misura è fortemente lesiva degli esercizi che, come le nostre tabaccherie, osservano orari di apertura nettamente ridotti rispetto a quelli delle sale”. Ma l’azione dell’amministrazione di Cremona – si legge sul quotidiano La Provincia – sembra non fermarsi qui. L’assessore alla Trasparenza e alla Vivibilità sociale, Rosita Viola, ha infatti annunciato che sta preparando un progetto sulla scia del comune di Viadana, per abbassare le tasse locali per gli esercenti che decidono di non installare o di dismettere gli apparecchi da gioco. L’assessore ha poi ricordato che nei mesi scorsi il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il regolamento della Regione Lombardia in tema di distanze, rendendolo in alcuni casi ancora più restrittivo. dar/AGIMEG