Giochi, avv. Benelli al seminario “Il gioco d’azzardo nella pubblicità”: “Vietare la pubblicità ad attività autorizzata porterebbe a sanzioni da parte della Corte Europea”

“L’offerta lecita autorizzata di gioco si presume priva di elementi criminali. È quanto stabilisce tra gli altri la Corte di Giustizia Europea”. Queste le parole dell’avvocato e membro dell’Unità di ricerca sulle Nuove patologie sociali, Cino Benelli espresse durante seminario promosso dall’Unità di ricerca sulle “Nuove patologie sociali” dell’Università di Firenze dal titolo “Il gioco d’azzardo nella pubblicità: tra autodisciplina e compiti dell’autorità di garanzia”. “Quindi pensare di vietare la pubblicità ad una attività autorizzata finirebbe per contrastare con quanto dice la stessa Corte Eu. La pubblicità serve a contrastare l’offerta non regolamentata. Non serve ad incentivare il gioco, ma a traghettare verso l’offerta lecita. Purtroppo spesso anche in Parlamento si parla di pubblicità sul gioco dimenticandosi questo aspetto. Dalla raccomandazione della Commissione Europea in materia di pubblicità sul gioco non emerge l’idea di introdurre un divieto. Quindi un divieto assoluto, generalizzato, esporrebbe al rischio di una sanzione da Bruxelles”, conclude l’avvocato Benelli. cdn/AGIMEG