Giochi, Associazione Bene Comune Viggiano (PZ): “Non si deve perdere più tempo nell’attuazione della legge della Regione Basilicata su contrasto del Gap”

Diffusi i dati sul gioco nella Val d’Agri, una sub regione della Basilicata compresa tra i monti Sirino e Volturino. “E’ il caso di ricordare che l’estate scorsa con un decreto, la prima sezione del Tar Basilicata ha accolto l’istanza cautelare presentata dalla titolare di una sala Vlt di Marsicovetere contro il divieto di prosecuzione dell’attività imposto dal Comune”. Sono le parole dell’Associazione Bene Comune Viggiano (nella provincia di Potenza). “Il provvedimento era stato disposto per l’eccessiva vicinanza della sala al Centro Sociale, dunque in un luogo vietato dalla legge regionale che impone almeno 500 metri di distanza dai luoghi sensibili. Invece è prevalso in questo caso – sottolinea l’Associazione presieduta da Vittorio Prinzi – un semplice calcolo matematico. Secondo il giudice, invece, “a prescindere dalla dubbia riconducibilità del centro sociale tra le strutture sensibili la distanza inferiore al limite legale sembra essere stata misurata dall’amministrazione avuto riguardo ad un edificio diverso da quello ove è ubicata la sala giochi, prendendo altresì quale parametro di riferimento non già l’ingresso principale del centro sociale bensì un accesso secondario a servizio del Caaf della Cgil”. Non si deve perdere più tempo nell’attuazione della recente legge della Regione Basilicata in materia di contrasto del Gioco d’Azzardo Patologico e per la predisposizione di un programma di impiego della somma di € 474.602,00 così come previsto dal D.M. del 10 novembre 2016 del Ministero alla Salute. Il Piano – aggiunge l’associazione – presentato dalla Regione Basilicata rappresenta uno strumento strategico per prevenire e contrastare il Gioco d’Azzardo Patologico secondo un’articolazione programmatica che consentirà di coordinare e integrare gli interventi su tutto il territorio regionale e sviluppare un’azione sinergica ai diversi livelli di responsabilità e competenza”. “Ai fini del perseguimento degli obiettivi della legge regionale – conclude l’Associazione – bisogna intensificare la collaborazione con Enti locali, Comuni prima di tutto, istituzioni scolastiche, Aziende del servizio sanitario regionale, associazioni riconosciute pubbliche o private, operanti nella lotta alle dipendenze del gioco”. cdn/AGIMEG