Giochi: ad Abano Terme (PD) una mozione per l’adesione al manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco

“Il 60 per cento dei locali pubblici di Abano è dotato di slot machine. È un dato preoccupante e noi come Amministrazione comunale dobbiamo fare qualcosa. Mi auguro quindi che in consiglio comunale venga accolta la mia mozione di adesione al manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco”. Sono le parole ad Abano Terme, nella provincia di Padova, di Lidia Pege, consigliera comunale di maggioranza del gruppo Cittadini per il Cambiamento. La consigliera ha richiesto al sindaco Federico Barbierato e al consiglio di aderire al manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco. “Aderiscono a questo manifesto 40 comuni in Italia”, spiega Lidia Pege. “Alcuni comuni hanno vietato di usufruire degli interrati, o di oscurare le vetrine che portano all’alienazione dei giocatori, promosso incentivi di riduzione Irap e Tari; inoltre danno contributi e vietano la pubblicità, fanno ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato. Hanno identificato come punti sensibili scuole e banche”. La mozione era già stata presentata in consiglio comunale nel 2013: “Eravamo tutti d’accordo, tranne il consigliere Pegoraro e l’allora sindaco, che si era definito favorevole anche ai casinò. Non essendoci il sindaco dalla nostra parte, quindi, abbiamo dovuto ritirare la mozione”. cdn/AGIMEG