Fit: “Lettera al Presidente della Repubblica sull’ incostituzionalità delle nuove sanzioni per vendita tabacchi ai minori”

“Con l’invio di una lettera di denuncia al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inizia il ricorso della FIT a tutti i livelli nazionali ed europei contro il Decreto Legislativo, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 23 dicembre, che inasprisce le sanzioni per chi vende tabacco ai minori”. E’ quanto fa sapere attraverso una nota la Federazione Italiana Tabaccai. “Nella missiva inviata al Presidente Mattarella – si legge – la FIT evidenzia come tale sanzione sia eccessivamente punitiva violando altresì il generale principio di progressività della sanzione cui deve sottostare ogni pur giusta azione sanzionatoria. Inoltre, chiarisce come la FIT sia ben consapevole della necessità che il divieto di vendita dei tabacchi a minori debba rappresentare un obbligo inderogabile per la categoria. Infatti, già da tempo, grazie alla formazione che la legge impone a chiunque si accinga ad intraprendere l’attività di tabacchi, la categoria ha assunto posizioni sempre più consapevoli e responsabili verso ciò che la legge prescrive. La posizione della FIT in proposito è anzi molto chiara e non è certo rivolta a garantire l’impunità a chi dovesse violare un così importante precetto di legge. Quello che invece si ritiene necessario è che l’aspetto sanzionatorio segua meccanismi di progressività e gradualità che consentano al trasgressore di non subire fin dalla prima violazione una sanzione che ne comprometterebbe la sopravvivenza recando un gravissimo danno ai tabaccai che, nel pieno rispetto della legalità, assicurano un gettito erariale di 14 miliardi annui. Il Presidente della FIT, quindi, chiede di valutare con attenzione, in sede di emanazione del decreto, l’opportunità di eliminare la sanzione della sospensione della licenza di esercizio a fronte della prima violazione del divieto di vendita a minori, anche in considerazione dei vizi di costituzionalità e di legittimità comunitaria che tale disposizione presenta, come esplicitamente sottolineato da numerose Commissioni parlamentari”. lp/AGIMEG