Fermi (Pres. Cons. Lombardia): “Urge un intervento per Campione”. Approvata mozione per sollecitare il Governo


“Il Governo deve prendere in considerazione ulteriori provvedimenti urgenti per l’exclave italiana di Campione d’Italia tali da poter consentire un possibile rilancio del tessuto economico e produttivo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi, dopo l’approvazione della mozione che sollecita al governo un intervento urgente per il Comune di Campione dopo il fallimento del Casinò.
“Non è più procrastinabile – spiega Fermi – il fatto che il Governo prenda coscienza di quanto sta accadendo e che si attivi per ridare a questo importante Comune della Provincia di Como la possibilità di guardare al futuro. Il Comune di Campione per la sua peculiarità storica, ma soprattutto geografica, necessita di provvedimenti ad hoc e non può essere assolutamente considerato alla stregua degli altri Comuni italiani”.
Nel 2018 – riporta la mozione – la Procura di Como ha presentato istanza di fallimento nei confronti della Società di gestione. A giugno, il consiglio comunale di Campione d’Italia ha dichiarato il dissesto e il 27 luglio il Tribunale di Como ha dichiarato il fallimento del Casinò di Campione, con conseguente chiusura della Casa da gioco e perdita del posto di lavoro per 482 lavoratori, di cui circa 100 residenti. Ad agosto, la giunta comunale di Campione d’Italia ha dichiarato 86 esuberi su un totale di 102 lavoratori. “E’ innegabile che la chiusura della casa da gioco, risorsa fondamentale per Campione, oltre ad avere ricadute drastiche sull’occupazione ha comportato pesanti ripercussioni sull’erogazione dei servizi fondamentali (asilo, mensa scolastica, trasporti, raccolta rifiuti, servizio postale)”, spiega la mozione.
“Senza dimenticare che da mesi le società svizzere che, in forza di contratti ed appalti, garantiscono i servizi essenziali quali la raccolta dei rifiuti, la depurazione delle acque reflue, la fornitura di gasolio, i trasporti da e per la Città di Lugano, non vedono onorate le proprie fatture dall’Amministrazione e il disagio sociale dei residenti è sempre più evidente così come sono sempre più numerose le iniziative messe in campo dai cittadini per cercare di far sentire la propria voce”. lp/AGIMEG