Faggiani (ANCI): “Per Servizio Sanitario 50 milioni di euro di fondi per prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie legate a dipendenza da gioco d’azzardo”

“La Conferenza Stato-Regioni ha esaminato la proposta di deliberazione del CIPE, avanzata dal ministero della Salute, concernente il riparto tra le regioni delle disponibilità finanziarie per il Servizio sanitario nazionale nell’anno 2020. Sull’argomento, posto all’ordine del giorno della seduta del 31 marzo 2020, è stata sancita l’intesa. L’importo, come indicato nella proposta del ministero della Salute, è di 118.071,20 milioni di euro, comprensivo anche delle somme stanziate a seguito della delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, conseguente allo stato di emergenza sul territorio nazionale per il rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili. All’interno del fondo c.d. Indistinto, tra le varie voci, è presente anche lo stanziamento di 50 milioni di euro. Si tratta dei fondi per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo, come definita dall’Organizzazione mondiale della sanità, in applicazione delle disposizioni contenute nell’articolo 1, comma 133, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015)”. E’ quanto ha dichiarato Domenico Faggiani, responsabile nazionale Anci per le problematiche da gioco d’azzardo. “In più di una occasione avevo sottolineato la necessità di un consistente aumento dello stanziamento, prelevando risorse dalle entrate provenienti dal settore del gioco. Detto incremento avrebbe dovuto essere destinato, in parte, alla prevenzione e cura delle dipendenze in senso lato, considerato che gli operatori si trovano spesso di fronte a casi di comorbilità. Quindi maggiori fondi per un intervento integrato sulle dipendenze. L’altra porzione di risorse avrebbe dovuto essere destinata direttamente ai Comuni. È evidente che, nelle condizioni attuali, va apprezzata la decisione di riconfermare lo stanziamento di una somma uguale agli anni precedenti. Alle regioni il compito di dare piena attuazione ai piani regionali, utilizzando al meglio i fondi che hanno ricevuto e che riceveranno”, ha aggiunto. cdn/AGIMEG