Equitazione, emergenza Coronavirus, Di Paola (pres. Fise): “Sistema a rischio collasso, necessari aiuti dal Governo”

Con una lettera inviata al ministro dello sport Vincenzo Spadafora e al presidente del Coni Giovani Malagò, il presidente della Fise Marco Di Paola ha manifestato la necessità di interventi economici per il sostegno dei circoli ippici affiliati e aggregati alla Federazione Italiana Sport Equestri. Dopo aver ringraziato le autorità in indirizzo per il grande impegno profuso in questi giorni di emergenza nazionale, il presidente federale ha voluto ricordare che la FISE è una Federazione atipica nel panorama dello sport, grazie alla presenza dell’atleta cavallo, oltre che di cavalieri e amazzoni. Con la sospensione del mondo dello sport – riporta Italpress -, a causa dell’emergenza COVID-19, i centri ippici stanno andando incontro a dei costi fissi imprescindibili, come quelli per l’acquisto di profende, mangimi, fieno, trucioli, paglia, oltre alle cure veterinarie, tutti prodotti necessari per l’accudimento di cavalli e pony. Di Paola ha posto l’accento sul gravissimo stato di sofferenza dei centri del territorio nazionale, che devono naturalmente provvedere al benessere e al governo quotidiano dei cavalli impiegati per la scuola di equitazione o per la riabilitazione equestre e in un momento di stop il sistema rischia di collassare. Quattro le richieste formulate dalla Federazione: un sostegno economico per i circoli che gestiscono una scuola di equitazione; l’esenzione temporanea dell’Iva su profende, mangimi, fieno, trucioli e prodotti veterinari; l’agevolazione relativa al versamento di contributi previdenziali per le Asd e l’accesso a un’erogazione rapida di un prestito senza interessi o garanzie attraverso il Credito Sportivo. lp/AGIMEG