Emilia Romagna, Avv. Fiorentini: “Sul distanziometro di Bologna il senatore Endrizzi non coglie nel segno, il CdS vuole verificare se c’è un reale effetto espulsivo”

“Il parere interlocutorio della I sezione del Consiglio di Stato pubblicato il 20 luglio 2020 non è una novità, in quanto non è altro che la replica del precedente parere consultivo interlocutorio del 19 maggio 2021, riguardante analogo ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto da un’altra società che assisto contro il Comune di Bologna e la Regione Emilia Romagna. Il fatto che il Senatore Endrizzi, sempre molto attento alle vicende giudiziarie sul gioco legale, abbia subito commentato la notizia affermando che ‘l’eventuale impossibilità di trovare un altro luogo nelle adiacenze non può sacrificare la salute al diritto di impresa’ non coglie il focus del quesito posto dal Consiglio di Stato all’Amministrazione Comunale di Bologna che deve rispondere in merito all’Effetto Espulsivo del regolamento adottato nell’anno 2018 a seguito delle modifiche alla Legge Regionale n. 5/13”. E’ quanto afferma l’Avv. Gianfranco Fiorentini – Studio Legale Avv. Fiorentini, commentando ad Agimeg le dichiarazioni del senatore Giovanni Endrizzi (M5S), per il quale “Sindaco e Consiglio Comunale di Bologna devono tutelare la salute dei cittadini, la presenza di punti di offerta di gioco vicino a luoghi sensibili è un fattore di rischio per la salute”.
“Si dovrà accertare con questa attività istruttoria se la facoltà di delocalizzare in altro luogo, argomento sempre speso dalle Amministrazioni per bloccare in giudizio le richieste di sospensiva delle ordinanze di chiusura delle sale, sia un elemento ‘solo virtuale’ perché di fatto e realmente, la delocalizzazione è impossibile sia nel Comune di Bologna come in molti altri Comuni dell’Emilia Romagna. Questo accertamento non è irrilevante anche perché, a fronte della impossibilità accertata alla delocalizzazione che, se così fosse avrebbe certamente una ricaduta sulle cause in corso, si dovrebbe aprire una riflessione in campo politico, non ideologica, (come lo stesso sen. Endrizzi ha pubblicamente indicato) sulla necessità di introdurre indennizzi a sostegno di quei titolari di sale giochi che hanno dovuto chiudere, senza alcuna responsabilità, gli esercizi licenziando i dipendenti, senza potere delocalizzare e senza ricevere alcun contributo a fronte della perdita del loro lavoro legale, autorizzato dallo Stato. Lo stesso intervento a sostegno del settore – ricorda l’avvocato Fiorentini – è stato sollecitato in data 20 luglio 2021 dai lavoratori del gioco legale presenti davanti all’Assemblea Regionale dell’Emilia Romagna per sostenere l’emendamento presentato dal Consigliere Facci, poi bocciato, che chiedeva una moratoria di un anno dei provvedimenti di chiusura delle sale giochi e scommesse previsti dalla Regione Emilia Romagna”. lp/AGIMEG