Emergenza Coronavirus, Pisauro (pres. UPB): “Nel 2019 l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche si è ridotto. Nell’ambito delle imposte indirette, importante crescita giochi per 0,9 miliardi”

“Nel 2019 l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche si è ridotto rispetto all’anno precedente in valore assoluto (da 38,8 a 29,3 miliardi) e in percentuale del PIL, dal 2,2 all’1,6 per cento, riflettendo un incremento dell’avanzo primario (+5,2 miliardi) dall’1,5 all’1,7 per cento e una riduzione della spesa per interessi (-4,3 miliardi) dal 3,7 al 3,4 per cento del prodotto. Il miglioramento del surplus primario è ascrivibile a un aumento delle entrate sul PIL (dal 46,3 al 47,1 per cento) che ha più che compensato quello delle uscite primarie (dal 44,9 al 45,3 per cento). La pressione fiscale è cresciuta di cinque decimi, salendo al 42,4 per cento. Il miglioramento delle entrate ha riflesso soprattutto la dinamica accentuata delle imposte dirette (passate dal 14,1 al 14,4 per cento del PIL), dei contributi sociali (dal 13 al 13,3 per cento) e delle altre entrate correnti (dal 4,3 al 4,5 per cento) mentre l’espansione della spesa è derivata dall’andamento delle prestazioni sociali (cresciute dal 19,7 al 20,2 per cento) e degli investimenti (dal 2,1 al 2,3 per cento). (…) Nell’ambito delle imposte indirette, sono risultate importanti, in particolare, le crescite dell’IVA (di circa 3,3 miliardi), grazie anche all’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria, dei giochi (per circa 0,9 miliardi) in relazione agli interventi disposti con la manovra per il 2019, e dell’imposta sulle assicurazioni (di circa 0,5 miliardi), dovuta anche all’aumento della percentuale di acconto introdotto dalla legge di bilancio per il 2019”. E’ quanto sottolineato nella memoria inviata alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, nell’ambito dell’attività preliminare relativa alla Relazione al Parlamento ai sensi della legge 243/2012, dal presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB), Giuseppe Pisauro. Nella memoria si esamina il contesto macroeconomico nel quale l’emergenza COVID-19 si è collocata, si descrivono i possibili canali attraverso i quali essa può incidere sull’economia italiana, si analizza il contenuto della Relazione alla luce delle regole di bilancio nazionali ed europee. cdn/AGIMEG