Easg Malta: focus su salvaguardia del giocatore, con prevenzione, formazione e rilevazione tempestiva di comportamenti problematici

dal nostro inviato a Malta – È in corso di svolgimento a Malta la seconda giornata della 12a conferenza Easg, European association for studies on gambling, che si concluderà domani. 350 circa i partecipanti, in gran parte ricercatori, dirigenti delle autorità di regolamentazione del gioco e responsabili delle politiche sociali degli operatori di gioco. L’interesse comune, come è emerso dagli interventi della prima giornata, è la salvaguardia del giocatore e della sua salute. Sia pure da differenti punti di vista, l’industria del gioco e la collettività, rappresentata dai regolatori, non hanno alcun vantaggio e possono subire dei danni dalla diffusione della patologia d’azzardo. La ricerca nel mondo si sta muovendo in diverse direzioni: dalla prevenzione, che passa dalla formazione già in età scolare, alla rilevazione tempestiva dei segnali di compulsività fino al trattamento del giocatore patologico. Per ogni attività di contrasto a questa patologia, ci sono proposte di tipo tecnologico per supportare o sostituire, in alcuni casi, gli operatori. Perfino con l’intelligenza artificiale. “I regolatori chiedono sempre maggiore impegno nella tutela del giocatore agli operatori di gioco” ha detto Chris Percy, di Playtech “con dei protocolli che puntano a individuare il rischio, inserendo degli elementi di rilevazione sia nella progettazione del gioco che nel comportamento del giocatore. I sistemi messi a punto dai nostri ricercatori rilevano i rischi valutando il comportamento del giocatore nel contesto di uno specifico gioco. Ci possono quindi essere differenze, cioè livelli di rischio differenti, tra giocatori che giocano allo stesso gioco e con un comportamento analogo ma che hanno motivazioni diverse e un diverso contesto”. Intenso anche il programma odierno, che prevede come ieri sei sessioni parallele. Si parlerà, tra l’altro, di blockchain, la nuova tecnologia alla base dei bitcoin ma considerata una soluzione per applicazioni nei campi più disparati, di assistenza on line ai giocatori problematici e perfino di un esperimento condotto in un carcere giapponese per prevenire il gioco patologico tra i detenuti. gpm/AGIMEG