E’ stato pubblicato al Senato il disegno di legge d’iniziativa dei senatori Marino e Nannicini (PD) “Norme per l’educazione alla cittadinanza economica”. La normativa stabilisce che le attività del Comitato tecnico-scientifico che monitora gli interventi volti a sensibilizzare la cittadinanza economica sia finanziati con un ammontare annuo pari allo 0,1 per cento dei proventi delle convenzioni di concessioni in essere in materia di giochi pubblici. “La presente legge dispone misure e interventi intesi a sviluppare la pratica educativa della cittadinanza economica, sia sotto il profilo formativo della gioventù in età scolare, sia sotto il profilo educativo della collettività in età adulta. Ai fini della presente legge si intende per cittadinanza economica un insieme di capacità e competenze che permetta al cittadino, nell’arco della sua vita economica e sociale, di divenire agente economico rispettoso delle regole del vivere civile e consapevole, grazie allo sviluppo dei processi cognitivi e degli aspetti emotivi e psicologici che influiscono sulle scelte economiche, al fine di contribuire al benessere economico individuale, nonché al benessere sociale. È istituito presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca un Comitato tecnico-scientifico che, in concorso con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e con le altre istituzioni competenti, opera al fine di: a) monitorare lo stato di attuazione degli interventi e delle misure di cui agli articoli 2 e 3; b) valutare gli effetti delle politiche educative realizzate sullo sviluppo della cittadinanza economica dei cittadini”, si legge nel testo. “Dall’attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. (…) Agli oneri derivanti dalle attività del Comitato tecnico-scientifico di cui all’articolo 1, comma 3, e dei gruppi di ricerca di cui all’articolo 2, comma 3, e all’articolo 3, comma 3, si provvede mediante destinazione, agli stati di previsione dei Ministeri rispettivamente interessati, di un ammontare annuo pari allo 0,1 per cento dei proventi delle convenzioni di concessioni in essere in materia di giochi pubblici”, specifica il testo. cdn/AGIMEG