Distante (Sapar) chiama a raccolta le associazioni di categoria: “Aumenti Preu non più tollerabili, vogliono cancellare il gioco lecito”

“Un altro durissimo colpo inferto a migliaia di imprese del settore. È l’ulteriore conferma che c’è un preciso disegno di questo governo il quale, alla stessa stregua di altri Esecutivi, attraverso sistematiche tassazioni, intende cancellare definitivamente il comparto del Gioco di Stato, in particolare quello degli apparecchi da intrattenimento. Le misure previste dalla manovra di bilancio appena varata tra cui l’ulteriore aumento del Preu (il prelievo unico erariale) a carico di gestori e operatori, pur di far cassa, rappresentano l’anticamera del fallimento per migliaia di piccole e medie aziende con pesantissime ricadute sul futuro di circa 150 mila lavoratori”. È il duro commento del presidente nazionale Sapar Domenico Distante il quale preannuncia una ferma opposizione ai previsti nuovi aumenti del Preu che dovrebbero portare nelle casse dello Stato circa 560 milioni di euro. Risorse che il governo Conte bis intende rastrellare nel settore del Gioco di Stato a copertura della manovra finanziaria e della legge di bilancio. Sull’aumento del Preu, mercoledì prossimo presso la sala stampa della Camera dei deputati, Distante affronterà il tema insieme all’On. Mauro D’Attis membro della Commissione Bilancio (Forza Italia) e l’Avv. Cataldo Calabretta, alla presenza delle associazioni e le organizzazioni di categoria per una valutazione delle azioni da intraprendere e da mettere in campo a partire dalle prossime settimane. lp/AGIMEG