Di Maio (Min. Lavoro e Sviluppo Economico): “Niente più pubblicità di gioco e in un anno contratti in essere dovranno chiudersi”

“Sono contento che il primo atto da Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico e il primo atto economico di questo Governo riguardi il divieto della pubblicità del gioco. In Italia, da quando questo divieto entrerà in vigore, quindi dopo la firma del Presidente della Repubblica, non si potrà più fare la pubblicità del gioco e in un anno i contratti in essere dovranno chiudersi”. Sono le parole del Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, pronunciate durante un’intervista rilasciata ad Agorà. “Posso accettare le critiche, ce ne saranno tante. Mi sono messo contro tutti i concessionari del gioco del mondo – ha aggiunto – che venivano a fare gli investimenti in pubblicità qui. Ma non mi preoccupa. Ci sono tanti problemi che in Italia erano stati ignorati fino al 4 marzo, gli italiani ci hanno dato un segnale. Ci hanno detto aiutate i nostri padri e le nostre madri a non cadere nel vortice del gioco d’azzardo. Perchè più sono poveri più si lasciano trascinare dal gioco e allora togliamo la pubblicità. Finalmente tanti personaggio famosi non si presteranno più alla pubblicità del gioco, perchè quando vedo il mio idolo giocare d’azzardo mi viene voglia di farlo perchè la vedo come una cosa innocua. Oggi sia le sale slot che il poker online sono diventati un tunnel in cui la gente entra e non ne esce più”, ha aggiunto Di Maio. “Le coperture per il reddito di cittadinanza sono state individuate anni fa. Ora si tratta di fare il percorso per attuarle nella legge di bilancio. Sono 25 voci di spesa che intervengono sulla spending review, sui concessionari autostradali in Italia e sulla tassazione su alcuni ambiti, come il gioco”, ha concluso. cdn/AGIMEG