Decreto Dignità, Rostan (LEU): Giro d’affari del gioco è così grande che nessuno vuole ridurlo

“Dobbiamo scoraggiare il gioco, dobbiamo aprire gli occhi alle persone e dobbiamo soprattutto sensibilizzarle”. Lo ha detto ieri, intervenendo nelle dichiarazioni di voto a Montecitorio, l’on. Michela Rostan (LEU). “Ora è evidente anche che, però, il giro d’affari è tale, che nessuno vuole davvero allontanare le persone dal gioco d’azzardo. Il prezzo che, però, si paga è che la gente si rovina ed è vittima di una patologia che alimenta, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, nelle regioni dalle quali lei stesso proviene, fenomeni criminali. Mi riferisco all’usura, al riciclaggio e allo strozzinaggio. In questo decreto – spiace constatarlo – purtroppo avete fatto il contrario, di quanto era stato previsto nel contratto di Governo, perché in quel contratto avete inserito il tema tra le questioni di ordine pubblico. Avete parlato di una strategia di uscita dalla machine gambling, di una tracciabilità dei flussi, del controllo dell’evasione, di un controllo sulle infiltrazioni mafiose, di imposizioni dei limiti di spesa e avete anche affrontato il tema delle distanze. Quindi, occorreva costruire un piano complessivo che, nel tempo, portasse alla cancellazione di tutte quelle che sono vere e proprie macchine infernali e che stanno rovinando la vita ad intere famiglie. Insomma, un testo unico che intervenisse con decisione sulla materia nella direzione della tutela dei cittadini e, soprattutto, dei soggetti più deboli. Tutto questo – e lo diciamo con rammarico, ovviamente – non è avvenuto. E, allora, quanto meno noi vi chiediamo un supplemento di riflessione, un supplemento di riflessione per accogliere tutte quelle proposte migliorative che possano dare maggiore efficacia e, soprattutto, maggiore incisività al provvedimento. È per questo che chiediamo il voto favorevole su questo emendamento” es/AGIMEG