D’Asta (cons. Ragusa): “Amministrazione Comunale adotti regolamento che preveda distanziometro a 500 metri da luoghi sensibili per le sale giochi”

“La situazione del gioco d’azzardo rappresenta nella città di Ragusa una vera e propria emergenza sociale”. E’ quanto ha detto a Ragusa il consigliere comunale Mario D’Asta. “E’ necessario un piano concreto, in primis da parte del governo che includa norme per il contrasto, per la prevenzione, e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico che ne vieti concretamente l’utilizzo ai minori”, ha aggiunto. “Giro questa mia preoccupazione all’amministrazione comunale – ha continuato – che sollecito a trovare delle risposte sul fronte educativo e informativo, di concerto con l’Asp. Tra l’altro, nel luglio scorso, era stato votato, in Consiglio comunale, un mio ordine del giorno che impegnava l’amministrazione comunale ad adottare una moratoria per limitare in maniera vigorosa il gioco d’azzardo sul territorio cittadino. Che fine ha fatto l’ordinanza che il sindaco avrebbe dovuto emanare, proprio in seguito all’odg in questione, per vietare l’apertura di sale da gioco, sia di quelle tradizionali che di video lottery terminal, localizzati anche oltre 500 metri da istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, centri giovanili e ricreativi e sportivi frequentati principalmente da giovani, strutture culturale e istituti bancari? Perché non è stato ancora adottato alcun provvedimento in questo senso?”, ha aggiunto. “Poi, e questa è una proposta, penso all’organizzazione di stage educativi, di corsi di formazione nelle scuole, di meeting periodici nei quartieri. Insomma, tutto quello che può servire per fare veicolare il messaggio della gravità di un fenomeno, quello della ludopatia appunto, che può ingenerare tensioni familiari e sociali di una pesantezza inaudita. Abbiamo bisogno di avviare una ulteriore riflessione su questo argomento anche in seno al Consiglio comunale. Me ne farò portavoce con l’auspicio di trovare sponda in tutti i gruppi consiliari”, ha concluso. cdn/AGIMEG