Un regolamento a Cormons, nella provincia di Gorizia, per limitare l’orario di utilizzo di slot sul territorio comunale e per impedire nuove ubicazioni. Su questo stanno lavorando quattro liste civiche, Direzione Cormons, Start, Uniti per Cormons e Progetto per Cormons, in commissione assistenza. “La legge regionale 1/2014 era nata per contrastare il fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo, modificata poi dalla legge numero 26 del 17 luglio 2017 che ha corroborato l’impianto giuridico portando nuove disposizioni per la prevenzione ampliando l’elenco dei luoghi sensibili, quelli cioè situati a ridosso di locali dove vi sono macchinette”, ha detto il vicesindaco Antonietta Fazi. “Prevediamo forme di premialità per chi rinuncia alla presenza delle slot nei propri locali. La legge regionale indica anche come i bar e gli esercizi dove ci sono le macchinette rimangano esclusi da finanziamenti regionali, ponendo invece degli sconti sulle tasse a chi decide di rinunciarvi. È una delle strade che cercheremo di perseguire anche noi, assieme alla volontà di definire e ridurre l’orario in cui sarà possibile giocare alle slot sul territorio cormonese”, ha aggiunto. Saranno, inoltre, elencati i luoghi sensibili. “In futuro vorremmo evitare, l’apertura di nuovi locali dove ci si possa dedicare esclusivamente al gioco, o che almeno questi siano lontani non meno di 500 metri dai luoghi sensibili come ad esempio le scuole. I locali che già possiedono slot? Una delle ipotesi è lavorare a campagne promozionali che invoglino a fare a meno delle macchinette, spingendo forte su incentivi economici, cercando di diminuire al massimo il numero presente a Cormons. Insomma, vorremmo mettere in pratica tutto ciò che sia possibile per arginare il preoccupante fenomeno della ludopatia, agendo sulle azioni deterrenti nel modo più incisivo possibile”, ha concluso. cdn/AGIMEG
