Consiglio di Stato, respinto il ricorso della Provincia Autonoma di Bolzano per l’apertura di una sala giochi

La Sesta Sezione del Consiglio di Stato si è pronunciata a favore del titolare di un locale che nel 2009 aveva impugnato il provvedimento con il quale era stata respinta l’istanza di rilascio dell’autorizzazione ad aprire una sala giochi nel Comune di Bolzano. La Provincia Autonoma di Bolzano nel 2010 aveva presentato ricorso all’impugnazione, ma la sentenza del Consiglio di Stato ha respinto tale appello.  La vicenda è iniziata il 16 gennaio del 2009 quando ad un esercente è stata negata l’autorizzazione ad aprire una sala giochi nel Comune di Bressanone, con queste motivazioni: “L’autorizzazione può essere rilasciata qualora nell’area interessata sia presente un’adeguata richiesta. Attualmente sono 3 le sale giochi in funzione a Bressanone. Inoltre numerosi esercizi della città hanno installato apparecchi di gioco automatici, i quali sono componenti essenziali di una singola sala giochi. La domanda ossia il fabbisogno di sale giochi in città è dunque ampiamente soddisfatto attraverso una vasta offerta di luoghi di intrattenimento di questo tipo, cosicché non esiste interesse pubblico di ulteriori sale da giochi”.  Un provvedimento impugnato di fronte al Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa – Sezione Autonoma di Bolzano, il quale ha accolto l’appello annullando il provvedimento di diniego. La sentenza in questione è stata impugnata in appello dalla Provincia Autonoma di Bolzano la quale ne ha chiesto la riforma, negata in ultima istanza dal Consiglio di Stato.mdc/AGIMEG