Colombo (Consulta della Legalità Sarzana): “Ludopatia richiede forti politiche educative e assunzione di responsabilità da parte delle Istituzioni”

“Sono stato, con Libera, fra i promotori della Consulta della Legalità nel Comune di Sarzana: sono trascorsi sei anni e credo abbiano lasciato sulla città una profonda traccia valoriale sui temi dell’antimafia, dei beni confiscati alla criminalità e sul gioco d’azzardo patologico”. Sono le parole di Gian Luigi Colombo, fra i promotori della Consulta della Legalità del Comune di Sarzana, nella provincia della Spezia. “Dove il cammino ha incontrato intoppi, vischiosità e divergenze strategiche è stato proprio sul terreno del Gioco d’Azzardo Patologico. Qui ci si è trovati in buona sintonia tra Consulta e Amministrazione fintanto che il lavoro ha riguardato la fase propedeutica al problema”, ha aggiunto. “In quella prima fase Consulta ed Amministrazione hanno proceduto in sintonia alla stesura di un “Regolamento delle Sale da gioco e dei giochi leciti”, un documento che ritengo fra i più avanzati tra quelli che, nel frattempo, altre città hanno redatto. Nei mesi e negli anni a seguire, tutto si è fatto vischioso: ci si è logorati nella definizione di “statistiche” ambientali e nella ricerca di un improbabile approccio collaborativo con le categorie interessate.  Tutte cose utili, se propedeutiche ad una concreta strategia operativa di contrasto e disinstallazione. Di fatto, abbiamo avuto la netta sensazione che stesse prevalendo nell’Amministrazione l’aspettativa di una “copertura” legislativa dall’alto, nazionale e/o regionale. Copertura che è mancata”, continua. “In assenza di improbabili coperture dall’alto, ritengo il Regolamento comunale vigente valido deterrente a nuove installazioni e strumento idoneo alla riduzione delle installazioni già attive. La ludopatia crescente richiede, è vero, forti politiche educative e preventive. Ma richiede anche volontà politica e assunzione di precisa responsabilità da parte di chi istituzionalmente presiede alla salute dei cittadini”, ha concluso. cdn/AGIMEG