Città di Castello (PG): mozione Castello Cambia impegna l’Amministrazione ad adottare misure di contrasto al gioco patologico. Chiesti sconti Tasi per locali no slot e realizzazione di un regolamento sul gioco

Focus sul contrasto al gioco patologico a Città di Castello, nella provincia di Perugia. Castello Cambia, il capogruppo Vincenzo Bucci e il consigliere Emanuela Arcaleni, hanno chiesto con una mozione all’Amministrazione di chiedere alla ASL il potenziamento dei servizi per il trattamento delle dipendenze da gioco d’azzardo, istituendo un Centro multidisciplinare e integrato come quello attivo a Foligno, di introdurre uno sgravio della TASI, la tassa sull’occupazione di suolo pubblico, per chi disinstalla o non incrementa le postazioni di gioco, di dotarsi di un regolamento per il contrasto del gioco d’azzardo. “La legge regionale sul contrasto al gioco d’azzardo patologico – hanno detto – prevede la riduzione dell’aliquota Irap solo agli esercizi che disinstallino le slot e definisce la distanza minima di 500 metri dei luoghi sensibili dalle sale da gioco”, oltre a molte attività mirate al contenimento del fenomeno e alla regolamentazione dell’attività dei locali con apparecchi per il gioco lecito, come ad esempio la definizione della distanza dei locali da luoghi sensibili come scuole, spazi di aggregazione giovanile e strutture sanitarie residenziali. Il comune tifernate che cosa vuole fare? In particolare – hanno aggiunto – rispetto al modello d’intervento omogeneo a partire dal sistema dei servizi socio-sanitari. I dati della diffusione, nonché della pubblicizzazione, del marchio “No Slot” per gli esercizi ricadenti nel Comune di Città di Castello e la realizzazione dei corsi di formazione obbligatori per i gestori e il personale che opera nelle sale da gioco; i dati degli gli sgravi fiscali a favore dei locali eticamente corretti, così come previsto dalla normativa regionale; i dati degli accessi dei tifernati al numero verde regionale per il gioco d’azzardo patologico”, hanno concluso. cdn/AGIMEG