CGE boccia ricorso Belgio contro raccomandazione sul gioco online: Non è vincolante per gli Stati Membri

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale Europea la sentenza con cui la Corte di Giustizia ha respinto il ricorso presentato dal Belgio contro la raccomandazione 2014/478/UE della Commissione, del 14 luglio 2014. Si tratta della raccomandazione sui principi per la tutela dei giocatori online, in sostanza la Commissione invitava gli Stati membri a “adottare principi per i servizi di gioco d’azzardo on line e per le comunicazioni commerciali responsabili relative a tali servizi, allo scopo di garantire ai consumatori, ai giocatori e ai minori un elevato livello di tutela, inteso a salvaguardare la salute e a ridurre al minimo gli eventuali danni economici che possono derivare da un gioco compulsivo o eccessivo”. Secondo il Belgio – nonché Grecia e Portogallo, poi intervenuti nel giudizio – la raccomandazione era in grado di produrre effetti giuridici nei confronti degli Stati Membri, sebbene avesse la veste di un atto non vincolante. Il Tribunale dell’UE nel 2015 aveva però già respinto questa tesi, e adesso la Corte conferma in buona sostanza la prima pronuncia. “Il Tribunale ha esaminato se la raccomandazione controversa fosse destinata a produrre effetti giuridici vincolanti e ha statuito, giustamente, che tale circostanza non ricorreva” scrive adesso la CGE. E ancor: “la presente controversia riguarda una raccomandazione che è espressamente esclusa, ai sensi dell’articolo 263, primo comma, TFUE, dall’ambito d’applicazione del sindacato di legittimità previsto all’articolo 263 suddetto”. rg/AGIMEG