Cassazione, reato gioco d’azzardo con apparecchi automatici ed elettronici solo quando è dimostrata organizzazione scommesse

L’esercizio di gioco d’azzardo con apparecchi automatici ed elettronici configura il reato previsto dall’art. 4, comma 4, l. n. 401/1989 solo quando risulta dimostrata l’organizzazione delle scommesse e dei pronostici sui giochi d’azzardo esercitati a mezzo degli apparecchi vietati. Lo ha affermato la Corte di Cassazione nella sentenza n. 44645, depositata il 5 novembre 2013. lp/AGIMEG