Slot scollegate, Cassazione: fino al 2009 il concessionario paga il preu, se non si sa chi abbia manomesso le macchine

Fino al 2009 – quando poi è stata introdotta una disciplina più favorevole al concessionario delle slot – la norma sul pagamento del Preu per le slot scollegate prevedeva in prima battuta “due figure di obbligati principali e soggetti passivi dell’imposta cioè l’autore dell’illecito ed evidentemente solo in caso di mancata individuazione dell’autore dell’illecito, il concessionario”. Lo ribadisce la Quinta Sezione Civile della Corte dei Cassazione, affrontando il ricorso di un concessionario di rete su alcune slot scollegate rinvenute nel 2007. “Il legislatore ha inteso assicurare il gettito derivante dalle giocate (peraltro inserito nel bilancio dello Stato e quindi diretto a soddisfare preminenti interessi pubblici)” spiega ancora la Suprema Corte. E per questo ha imposto il pagamento del Prelievo “seppur in via residuale, anche a carico di soggetti in relazione ai quali è possibile configurare una posizione di garanzia e controllo in ordine al corretto utilizzo degli stessi apparecchi (…) in ragione del rapporto materiale con il bene utilizzato per le giocate (installatore, esercente del punto di gioco) ovvero del rapporto giuridico con lo stesso (concessionario)”. Il ricorso del concessionario tuttavia è stato accolto perché la Commissione Tributaria Regionale di Roma non si era pronunciata su alcune censure proposte in appello, la Cassazione ha disposto quindi l’annullamento con rinvio. lp/AGIMEG