Casinò Saint-Vincent, Fosson (pres. Valle d’Aosta): “Procedura su ridimensionamento posti di lavoro coinvolge esclusivamente l’organo di amministrazione della società e i sindacati”

E’ stata trattata nel Consiglio Regionale della Valle d’Aosta l’interrogazione a risposta immediata di Cognetta Roberto “Notizie in merito alle indicazioni riguardanti il piano di ristrutturazione della Casa da gioco fornite alle organizzazioni sindacali”. “Appreso dagli organi di stampa delle trattative ancora in corso rispetto alla procedura di concordato preventivo della Casa da gioco; visto che per quanto riguarda il ramo d’azienda relativo ai servizi alberghieri l’accordo parrebbe raggiunto; il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Governo regionale per sapere se la “cabina di regia” ha dato indicazioni alle organizzazioni sindacali in merito a soluzioni alternative rispetto al piano di ristrutturazione presentato dalla proprietà”, recita l’interrogazione. “Faccio questa interrogazione all’indomani della notizia dell’accordo con la Casa da Gioco. E’ un’interrogazione che faccio a lei presidente e al Governo tutto per capire se la cabina di regia lavora per le organizzazioni sindacali o la dirigenza del Casinò. Le chiedo quindi cosa si intende fare alla luce dell’accordo presentato”, ha detto Cognetta durante il dibattito. Il Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta Antonio Fosson ha risposto dicendo: “Parlare di Casinò è sempre giusto, soprattutto in questa settimana. La procedura per verificare se e quanti posti di lavoro debbano essere ridimensionati è un passaggio che coinvolge esclusivamente l’organo di amministrazione della società e l’organizzazione dei sindacali. L’ipotesi di accordo che eventualmente sarà raggiunta costituirà parte della proposta di concordato predisposta dall’amministratore unico del Casinò sotto la supervisione del Commissario giudiziale, nominato dal tribunale fallimentare ed esercita il controllo sulla procedura quale ausiliario del giudice. La cabina di regia non ha alcun ruolo, è un momento di scambio di informazioni sull’avanzamento della procedura concorsuale che ha come obiettivo l’evitare il fallimento e per analizzare le eventuali ricadute della crisi della società. In questo quadro, nell’incontro con le organizzazioni sindacali si è affrontato il tema delle procedure dell’inserimento di eventuali esuberi anche attraverso fondi europei. Nessuna soluzione alternativa a questa procedura”. “Due notizie: la prima è che la cabina di regia non serviva a nulla, la seconda è che quanto fatto dal precedente Governo è quello che andava fatto. La cabina di regia ha deciso che il concordato è quello che bisognava fare. E’ paradossale la sua risposta, politicamente è assurdo. Abbiamo fatto cadere un Governo perchè dovevamo dare i soldi al Casinò, alla fine si scopre che invece la soluzione giusta era il concordato”, ha replicato Cognetta. 35 licenziamenti e 29 prepensionamenti al Billia e 71 licenziamenti, per dipendenti che entro due anni potranno andare in pensione, alla casa da gioco di Saint-Vincent. Sono questi i numeri dell’ipotesi di accordo raggiunta dai sindacati con i vertici dell’azienda e che dovrà ora passare al vaglio dei lavoratori. Per chi rimane sono in arrivo invece nuovi sacrifici. Su richiesta dei sindacati viene introdotto inoltre un fondo di solidarietà: a ciascun lavoratore verrà chiesta la disponibilità ad una trattenuta di 50 euro netti per 24 mesi. Soldi che verranno ridistribuiti in quote uguali ai lavoratori licenziati. L’azienda avrà la piena discrezionalità nella gestione della casa da gioco, sulle aree di produzione e nella valutazione dell’offerta di gioco giornaliera; nella turnazione dei lavoratori; nella gestione dell’orario di apertura/chiusura dei tavoli. cdn/AGIMEG