Casinò Campione, CGIL di Como richiede avvio tavoli ministeriali per la riapertura del casinò

In merito alla chiusura del Casinò Campione d’Italia, la Slc CGIL di Como, esprime la propria volontà di riapertura della casa da gioco, chiusa da 22 giorni.”La mancata riapertura della casa da gioco porterà a uno stato di drammaticità che pare non sia stato compreso fino in fondo. È evidente che coloro che favoriscono un ritardo alla soluzione del problema si assumeranno la responsabilità delle condizioni che potranno determinarsi sia sul piano economico-finanziario che sociale”. Così scrive in una nota la Confederazione Generale Italiana del Lavoro di Como. Sempre a quanto viene espresso nella nota, la Società chiede l’avvio dei tavoli ministeriali, già richiesti formalmente nel mese di luglio, e la nomina di un commissario al fine di favorire un avvio provvisorio dell’esercizio. “L’obiettivo è di garantire il controllo pubblico, la ripresa dell’attività lavorativa della Forza lavoro, l’attivazione di ammortizzatori sociali, non opzionabili in costanza di fallimento, tesi a rideterminare soluzioni generali di sistema in un lasso di tempo più ampio, senza lo spettro dei licenziamenti e del collasso di un intera Comunità”. Le conseguenze sono state “487 dipendenti sospesi dall’attività lavorativa senza stipendio e con la spada di Damocle del licenziamento sulla testa; 150 dipendenti tra cooperative e aziende in appalto che hanno visto venir meno il loro posto di lavoro; 9 dipendenti della scuola dell’infanzia soggetti a licenziamento entro il 31 agosto oltre agli 86 dipendenti del Comune oggetto di messa in mobilità e che da 8 mesi circa non percepiscono lo stipendio. L’unica soluzione vera per l’intera comunità è la riapertura del Casinò” conclude la CGIL. mo/AGIMEG