Camera, ddl Veneto per vietare il gioco affidato alle Commissioni Finanze e Affari Sociali

Camera, saranno le Commissioni Finanze e Affari Sociali a esaminare in sede referente il disegno di legge presentato dalla Regione Veneto che reca il “divieto del gioco d’azzardo e per la prevenzione della diffusione del rischio legato al gioco d’azzardo nonché per la cura e la riabilitazione dei soggetti affetti da ludopatia”. Sul testo sono state chiamate a rendere parere anche le  Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Bilancio, Cultura, Trasporto, Attività produttive, e Politiche dell’UE.

Il progetto di legge, oltre a contenere misure per il contrasto della ludopatia, vieta qualunque forma di gioco. “Tale divieto – specifica l’art. 1 – non si applica ai giochi d’azzardo gestiti dallo Stato, ivi comprese le lotterie, nelle loro varie forme, le scommesse sugli eventi sportivi e il lotto, fatta eccezione per il lotto istantaneo”. Secondo il ddl, la mesa al bando di una serie di giochi provocherà un crollo del gettito di 4,5 miliardi: per far fronte al buco sono previsti vari tagli, come ad esempio quello – che consente di recuperare 1,5 miliardi – alla Missione “Competitività e sviluppo delle imprese”, o ancora quello – da 400 milioni complessivi – a varie voci della Missione “Difesa e sicurezza del territorio”.

Il disegno di legge – approvato dal Consiglio Regionale nel giugno 2016 – era già approdato a Montecitorio nella passata Legislatura, venne anche all’epoca assegnato alle Commissioni Finanze e Affari Sociali che tuttavia non ne iniziarono mai l’esame. Con la nuova Legislatura, la Regione ha ripresentato il ddl. rg/AGIMEG