Calvi (Pres. GLMS) ad Agimeg: “Il mercato italiano dei giochi ancora sostenibile, il futuro negli Stati Uniti”

Dai nostri inviati a Londra – “Il modello italiano di regolamentazione del gioco è nato e si basa ancora sulla sostenibilità. Il che vuol dire agire in maniera equilibrata sulla fiscalità per consentire una sana competizione tra le aziende e un’autentica catena del valore”. Lo ha detto ad Agimeg Ludovico Calvi, a margine del convegno al quale è intervenuto oggi all’Ice Vox di Londra parlando dello sviluppo mondiale dello sport betting. “Gli operatori mondiali in questo momento stanno concentrando la loro attenzione sulla situazione statunitense” ha aggiunto, “Dove una decisione del Dipartimento di giustizia ha di fatto creato un clima di grave incertezza per le tante licenze che erano state già concesse da diversi Stati dell’Unione. Secondo questa sentenza, entro il 4 aprile, tutti i titolari di licenza di gioco dovrebbero dimostrare di poter limitare il gioco all’interno del singolo Stato. Non si sa come tecnicamente si possa organizzare un’attività di questo tipo e tantomeno si può immaginare di farlo entro il 4 aprile prossimo. Questa crisi non riguarda soltanto gli operatori di gioco che hanno investito nelle nuove licenze, ma anche gli stessi Stati che hanno messo a budget gli introiti derivanti dalle lotterie e dagli altri giochi compresi nelle licenze e che si potrebbero trovare di colpo a dovere rinunciare a delle cifre importanti”. Calvi ha ammesso che la situazione italiana vive a sua volta un momento di incertezza, ma “Se ci confrontiamo con la Germania dove ormai le nuove norme sono ferme da 6 o 7 anni ci rendiamo conto che c’è chi sta peggio di noi”, ha concluso. gpm/AGIMEG