Cafiero de Raho (Antimafia): “Sport a rischio infiltrazione mafiosa, con scommesse illegali e manipolazione delle gare”

“Le scommesse illegali, la manipolazione delle gare, le devianze nell’organizzazione di grandi eventi, la turbativa degli appalti e il doping sono tutte fattispecie nelle quali le mafie possono infiltrarsi e condizionare lo sport. Le mafie italiane guadagnano cifre enormi con il traffico degli stupefacenti e utilizzano le imprese per riciclare parte di questi guadagni. A questo proposito siamo preoccupati per le grandi società sportive per le quali l’interesse delle mafie sta crescendo attraverso l’azione di mediatori e prestanome”. E’ quanto ha detto il procuratore antimafia Cafiero De Raho, nel corso del suo intervento al World congress on Global Leadership & Anticorruption in Sport. “Tutte le competizioni su cui si scommette sono a rischio, e quelle minori non fanno certo eccezione, anzi sono quelle in cui la corruzione si sviluppa più facilmente”, ha aggiunto. Sul settore scommesse online ha detto: “Ci sono state grandi inchieste, penso all’indagine Gambling del 2015, e alle indagini recenti che hanno dimostrato l’attività illegale di società che operavano al largo raggio: Paesi Bassi, Serbia, Malta, Spagna, Austria, Svizzera, Regno Unito. Le piattaforme per il gioco online illegale nascono in Paesi in cui è meno forte la disciplina di contrasto, in particolare Malta. Queste agenzie tendono a raccogliere scommesse ma utilizzano il settore anche per scopi di riciclaggio e inoltre le loro attività è rivolta a incidere su risultati sportivi”. E per contrastare le infiltrazioni: “è necessaria poi la collaborazione continua tra autorità giudiziarie e gli organismi che tutelano la correttezza nello sport. Va scardinato poi il sistema delle scommesse illegali su siti non autorizzati, vanno vietate le giocate sui campionati minori, più vulnerabili. Bisogna mettere a punto una disciplina che tuteli chi denuncia”. “Sto per convocare per la prima settimana di marzo un incontro con tutte le quattro delegazioni di maggioranza sulla legge delega dello sport”, ha sottolineato il ministro per le Politiche giovanili e per lo sport, Vincenzo Spadafora. “Dedicheremo poi il mese di marzo anche al confronto con le opposizioni e gli stakeholder del mondo dello sport. Spero che ad aprile i decreti possano essere pronti. Sicuramente rispetteremo i tempi imposti dalla legge”, ha concluso. lp/AGIMEG