Bova (pres. Comm. contro ‘ndrangheta in Calabria): “Spero che nuovo governo promuova confronto sul gioco tra Regioni e associazioni di categoria per arrivare a normativa nazionale condivisa”

“L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Castrovillari che ha portato al sequestro di tre slot machine illegali è l’ennesima conferma di quanto il mondo del gioco sia d’interesse per il sistema criminale”. E’ quanto ha detto il consigliere regionale Arturo Bova, presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria. “Esiste un mercato sommerso – aggiunge -, parallelo, illegale, che porta nelle casse della criminalità organizzata cifre da capogiro. Cifre a cui bisogna aggiungere i proventi delle altre attività criminali connesse allo sfruttamento del gioco come l’usura, ad esempio. Il problema è che per scoprire le slot machine e le altre apparecchiature non conformi agli standard normativi e quindi illegali, le forze dell’ordine incontrano difficoltà normative che rallentano la loro azione di repressione del fenomeno”. “Ribadisco ancora una volta la disponibilità della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta che presiedo a mettere a disposizione le informazioni e i documenti grazie ai quali abbiamo messo a punto l’impianto normativo regionale dedicato al contrasto allo sfruttamento del gioco. Anzi, auspico che il nuovo governo promuova un confronto serrato sul tema tra le Regioni, associazioni di categoria e movimenti che si occupano di gioco affinché si arrivi ad una normativa nazionale condivisa ed efficace”, ha concluso. cdn/AGIMEG