Bologna: approvata dal Consiglio Comunale modifica al regolamento su contrasto Gap

Approvata dal Consiglio Comunale di Bologna la delibera sulla modifica del Regolamento per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d’azzardo lecito: escluso dall’applicazione del distanziometro l’Ippodromo dell’Arcoveggio. Il Consiglio Comunale ha così apportato un adeguamento della delibera comunale al regolamento regionale. Nel corso della votazione la consigliera del PD Giulia Di Girolamo ha ricordato come la delibera sia importante nella logica di un progressivo intervento di regolamentazione del gioco che parte con l’introduzione delle distanze minime dai luoghi sensibili e si perfeziona con l’entrata in vigore dei limiti orari. “Stiamo combattendo il gioco, ma siamo bombardati in maniera massiccia dal gioco online. I comuni devono cominciare a ragionare nei confronti dello Stato perché il gioco online spopola ovunque”, ha aggiunto Claudio Mazzanti, Presidente del Gruppo consiliare PD, che si è detto sorpreso dal sentire “il premier dire di aver colpito duramente il fisco il gioco. E’ il momento di cominciare a mettere un freno anche al gioco online. Non dimentichiamoci che una delle ragioni per cui non si è arrivati all’accordo Stato Regioni sul riordino del gioco è stata proprio la questione della ripartizione degli introiti dalle attività di gioco”. Raffaele Persiano del PD ha continuato: “Ottimo lavoro quello fatto a Bologna, sono fortemente contrario agli spazi sul gioco. Il Governo scarica sui governi non centrali il dramma della ludopatia. Il divieto di pubblicità farebbe fare un passo in avanti a tutti”. “L’attività delle scommesse è oggi diventata marginale rispetto alla funzione che l’Ippodromo svolge per la cittadinanza. L’Ippodromo nasceva come struttura legata a corse e scommesse, oggi questa struttura offre parchi giochi e situazioni ludiche”, ha detto Marco Lisei di Forza Italia parlando dell’Arcoveggio. Federico Martelloni di Coalizione Civica per Bologna ha espresso la propria astensione al voto: “Ci asteniamo perché l’ippodromo è dotato di un valore turistico, sportivo, ludico e culturale, non c’è bisogno di scommettere”. lp/AGIMEG