Bilancio, Rete Imprese: “Lotteria dello scontrino non è la misura più adeguata per contrastare evasione fiscale”

“La decisione di introdurre, a partire dal 2018, un concorso a premi (Articolo 67, commi 6 e 7) in relazione agli scontrini emessi dai soggetti che optano per la trasmissione telematica dei corrispettivi, ha l’evidente scopo di creare una conflitto di interessi tra gli esercenti commerciali ed i propri clienti, mutuando la recente esperienza del Portogallo dove una simile lotteria è stata già introdotta”. E’ quanto afferma Sergio Silvestrini, segretario generale della Cna, a nome di Rete Imprese Italia, nel corso dell’audizione sulla legge di Bilancio nelle commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato. L’associazione ritiene che questa misura “non sia adeguata a contrastare efficacemente l’evasione fiscale e che, invece, occorra incentivare, ulteriormente, l’opzione per la trasmissione telematica dei corrispettivi. La decisione di includere nei concorsi a premi anche i corrispettivi certificati tramite fattura sia con riferimento a vendite o prestazioni di servizi fatte verso altre imprese che verso cittadini non imprenditori, considerato che in questo caso sussiste l’obbligo alla trasmissione dei dati (c.d. “spesometro” recentemente modificato ad opera del Decreto legge n. 193/2016 collegato alla legge di bilancio in esame), rappresenta un vero e proprio conflitto di interessi. Conflitto di interessi che, tuttavia, non deve arrivare a spingere il cliente a sostituirsi all’Agenzia delle Entrate nel controllo della effettiva comunicazione dei dati della fattura emessa, dal momento che la partecipazione al concorso a premi è subordinata alla effettiva comunicazione dei dati della fattura all’amministrazione finanziaria”. dar/AGIMEG