Bertacco (Ass. Servizi Sociali Verona): “Il gioco va disincentivato, ma bisogna tenere conto che nel frattempo si sono create aziende”

dal nostro inviato – “Il gioco va sicuramente disincentivato, ma non si può pensare a soluzioni semplicistiche. Al ministro Di Maio la scorsa settimana ho detto che il divieto di pubblicità potrebbe essere condiviso, ma bisogna anche tenere conto che nel frattempo si sono create aziende. E quindi bisogna porre attenzione al ricollocamento delle persone che potrebbero perdere il posto di lavoro. Altrimenti, anche loro diventerebbero un problema sociale”. E’ quanto ha detto l’assessore ai servizi sociali di Verona, il senatore Stefano Bertacco, concludendo il convegno organizzato nella città scaligera dalla Croce Rossa veronese dal titolo “Il gioco patologico. I risvolti sociali e le regolamentazioni”. “Credo però che si debba uscire dalla contrapposizione tra proibizionisti e antiproibizionisti – ha detto Bertacco – per arrivare, invece, a dialogare e trovare soluzioni efficaci. La storia americana ci ha insegnato che il proibizionismo non è una soluzione. Credo fortemente che l’unica soluzione efficace sia la prevenzione. Sul gioco, sono d’accordo con il divieto di pubblicità, anche se sappiamo benissimo che non si potrà eliminare la promozione via Internet, visto che i messaggi e le proposte di gioco ci arrivano da siti che si trovano su un server estero e che dopo pochi giorni ha cambiato nazione. Però non credo che sia corretto consentire a un attore di fama sfruttare la sua presa sui giovani per spingerli a scommettere”. gpm/AGIMEG