“La legge provinciale di Bolzano è una legge-provvedimento, colpisce ovvero dei soggetti ben determinati. E oltretutto ha un effetto retroattivo” ha detto l’avv. Cantella, ribadendo la richiesta di sollevare la questione di legittimità costituzionale sul distanziometro di Bolzano. E quindi ha citato la ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità sulla diffusione delle ludopatie – pubblicata nelle scorse settimane – da cui emerge che “i giocatori patologici preferiscono i luoghi lontani da casa per giocare”, e questo avvalorerebbe quanto emerge anche dalla Ctu. Infine sul profilo espulsivo, ha contestato il fatto che le sale possano spostarsi nelle periferie. “Non è detto che gli immobili in quelle aree possano ospitare delle sale. Magari ci sono delle norme specifiche che lo vietano, oppure una piccola sala potrebbe essere costretta ad affittare un capannone industriale di centinaia di metri quadri. Come ha rilevato il Ctu occorrerebbe analizzare ogni singolo immobile”. gr/AGIMEG
