Apparecchi illegali, Cassazione: ADM può sanzionare l’esercente anche se le macchine non sono in funzione

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli può sanzionare l’esercente che semplicemente ospita delle macchine illegali all’interno dei locali, se non ha attivato la procedura di blocco o non ha collocato gli apparecchi in magazzino. La sanzione è legittima anche se all’interno delle macchine non viene ritrovato del denaro, e non ha alcuna rilevanza il fatto che gli apparecchi siano collegati o meno alla rete elettrica, “solo la neutralizzazione dell’uso potenziale degli apparecchi può comportare l’esclusione della responsabilità per i gestori, gli esercenti ed anche il concessionario del servizio telematico per la raccolta e la gestione del gioco lecito”. Lo afferma al Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione accogliendo il ricorso dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli contro un esercente di Galatina, in provincia di Lecce. LA vicenda risale al 2009, nel locale gestito dall’uomo grazie a un controllo vennero rinvenuti “due apparecchi elettronici tipo Bingo e Tombola”. Gli apparecchi non erano in funzione in quel momento, e nelle gettoniere non venne ritrovata nessuna somma di denaro. Tuttavia, sottolinea la Corte, ” Dal verbale di accertamento emergevano gli elementi in forza dei quali era stata accertata la potenzialità offensiva degli apparecchi: le schede di gioco, che consentivano l’uso contra legem degli stessi apparecchi, potevano essere inserite in qualsiasi momento dal gestore, e ciò configurava una detenzione rilevante ai fini della previsione contenuta nell’art. 110, coma 9, lett. c), TULPS che punisce la condotta di coloro che «consentono l’uso» delle macchine non rispondenti alle prescrizioni di legge ed amministrative”. lp/AGIMEG