Andrea Valentino (Questore Pavia) ad Agimeg: “Chi richiede l’autorizzazione di pubblica sicurezza sa che dovrà rispettare anche, dove previsto, le limitazioni sulle distanze”

dal nostro inviato a Pavia – Presente agli “Stati Generali sull’Azzardo” anche il Questore di Pavia, Andrea Valentino, che ha rilasciato un’intervista ad Agimeg.

D. Il gioco d’azzardo viene spesso affrontato dai media come allarme, ma ci sono tante altre dipendenze delle quali si parla molto meno…

R. Queste problematiche tendo a affrontarle dal punto di vista di cui dispongo, quello del lavoro che svolgo, e sono tutte questioni attenzionate, anche se con metodi diversi. Il gioco è offerto in esercizi in cui si servono anche alcolici, e i due aspetti sono sostanzialmente collegati. Controllando un esercizio sotto un aspetto si riesce a controllare anche l’altro. La droga invece prevede un’attività di contrasto diversa, un lavoro investigativo più radicale e interventi legati alla tipologia di città. Pavia ha una popolazione universitaria molto estesa, e quindi è maggiormente interessata allo spaccio di droghe leggere, rispetto a altre città

D. Lei ha parlato di un approccio normativo multilivello

R. Più che altro è la necessità di conciliare gli aspetti di sicurezza pubblica con i regolamenti adottati da Comuni e Enti Locali

D. Noi giornalisti siamo più brutali e parliamo di conflitto

R. Ma non c’è conflitto. E’ importante capire che l’autorizzazione di pubblica sicurezza fa riferimento a dei requisiti soggettivi e oggettivi ben precisi. Adesso che le normative locali hanno posto altre limitazioni – in particolare le distanze dai luoghi sensibili – chi la richiede deve sapere che deve rispettare anche queste. gpm/AGIMEG