Agenzie fiscali, sindacato lavoratori chiede per le PA disciplina quadro ‘di crisi’ per coronavirus

“Predisporre un intervento legislativo avente carattere di urgenza, nella forma di Decreto Legge, che definisca attraverso opportune integrazioni del D. Lgs. n. 165/01 una disciplina quadro di emergenza o ‘di crisi’ per le amministrazioni pubbliche, a carattere temporaneo fin tanto che dureranno le attuali condizioni sanitarie, il cui livello di criticità e ambito territoriale viene in ogni caso definito solo dalle competenti autorità nazionali e sanitarie; l’attribuzione ex lege ad ogni Amministrazioni pubblica della facoltà di decidere la chiusura totale o parziale -assicurando i servizi pubblici essenziali- di propri Uffici dislocati nei territori che sono oggetto di misure sanitarie; l’interruzione automatica dei termini previsti per legge per quei provvedimenti giudiziari o amministrativi di competenza degli Uffici oggetto di chiusura totale o parziale; incentivare l’utilizzo dello smart working da parte di ogni Pubblica Amministrazione, superando gli attuali limiti legislativi e amministrativi; l’introduzione di una tipologia di assenza retribuita oltre quanto previsto dai CCNL o dalle vigenti norme per i lavoratori del pubblico impiego impediti – per via delle misure di sicurezza previste dalle rispettive amministrazioni – a prestare attività lavorativa in comuni o regioni oggetto di misure sanitarie”. E’ quanto chiede, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alla Ministra per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone, il sindacato dei lavoratori delle Agenzie fiscali Confsal – Unsa a seguito dell’emergenza coronavirus. lp/AGIMEG