Tar Lazio: Spetta al Sindaco e non alla Questura decidere gli orari di chiusura delle sale da gioco

Deve essere “il Comune di Milano ad esprimersi in ordine alle istanze della Società ricorrente tese ad ottenere la protrazione dell’orario d’esercizio delle sale da gioco dalla stessa gestite”. E’ quanto afferma il Tar Lazio in una sentenza con cui respinge il ricorso intentato dal proprietario di due sale bingo a Milano che aveva chiesto alla Questura del capoluogo lombardo di protrarre l’orario di chiusura oltre le 2 di notte. Il ricorrente nel ricorso ha evidenziato che “nel corso degli anni, previa apposita richiesta, la Questura di Milano ha sempre autorizzato la protrazione dell’orario d’esercizio delle sale indicate, in deroga alle prescrizioni di licenza originariamente imposte”. Tuttavia nel maggio 2013, al Questura ha respinto la nuova istanza “affermando che alla fattispecie ‘è applicabile l’art. 50, comma 7 del D. Lgs. n. 18.8.2000’ (n° 267, la norma che incarica i sindaci di disciplinare  gli  orari  degli  esercizi commerciali,  dei  pubblici esercizi e dei servizi pubblici etc. NDR) e, pertanto, ‘le richieste di protrazione dell’orario di chiusura dovranno essere inoltrate al Comune territorialmente competente'”. Il ricorrente ha nuovamente sollecitato l’intervento della Questura a novembre, citando una sentenza del Tar Lombardia di alcuni giorni prima che aveva annullato le norme dell’ordinanza del Sindaco di Milano con cui si disponeva che le sale da gioco potessero rimanere aperte dalle 10 all’1 di mattina (art. 13, comma 2, ordinanza del 29 gennaio 2013). IL Tar Lazio sottolinea tuttavia che tale norma è stato annullata dal TAR Lombardia “non per incompetenza dell’Amministrazione comunale (a favore della competenza dell’Amministrazione dell’Interno), ma per difetto di istruttoria e carenza di motivazione”. Ne risulta da un lato che “la liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali non si applica alle case da gioco autorizzate ai sensi dell’art. 88 t.u.l.p.s.”; dall’altro che la competenza a disciplinare gli orari di apertura di tali esercizi “rilevato dalla Questura di Milano” spetta al Sindaco. lp/AGIMEG