Il SuperEnalotto festeggia 20 anni: tra “6” e “5+” vinti 4,7 miliardi di euro, all’Erario oltre 20 miliardi. Campania la regione più fortunata. L’unico concorso con un “fan club”

Domenica 3 dicembre sarà una giornata storica per il Superenalotto: il concorso della Sisal compirà infatti 20 anni. Dal 1997 a oggi – segnala l’agenzia Agimeg – dalla prima vincita della storia da 11,8 miliardi di lire finita in provincia di Brescia il 17 gennaio 1998 fino al ‘6’ centrato lo scorso 1° agosto a Caorle (VE) da oltre 77,7 milioni di euro, il Superenalotto ha complessivamente dispensato vincite per oltre 4,7 miliardi di euro, cifra che riguarda i soli premi di prima e seconda categoria, rispettivamente 3,3 miliardi grazie ai 118 ‘6’ sin qui realizzati e 1,4 miliardi di euro con i 649 ‘5+’ vinti. Ma questi numeri non sono che una parte della storia ventennale di uno dei giochi più amati dagli italiani: nella caccia alla sestina dei sogni sono stati giocati complessivamente 40,8 miliardi di euro, cifra che ha permesso allo Stato di beneficiare di oltre 20 miliardi di euro di entrate erariali, una media di 1 miliardo all’anno. Ma quali sono stati gli anni più ricchi? Numeri alla mano, il record si è registrato nel 2009 quando anche per effetto del jackpot di Bagnone le giocate superarono 3,3 miliardi di euro. Secondo anno in termini di raccolta è stato il 1999 con 3,1 miliardi, seguito dal 2010 con quasi 3 miliardi: anche in questo caso un contributo determinante fu dato dalle giocate effettuate per centrare il jackpot record da 178 milioni. La storia ventennale del Superenalotto è costellata di vincite entrate nella memoria collettiva come il celebre “6” da 63 miliardi di lire realizzato il 31 ottobre 1998 a Peschici, piccolo Comune in provincia di Foggia, vincita che fu divisa fra 100 giocatori del posto che giocarono un maxisistema. Sul primo gradino del podio dei premi più alti di sempre assegnati non solo nella storia del Superenalotto, ma nella storia delle lotterie europee, troviamo il ‘6’ realizzato il 30 ottobre 2010 grazie a un sistema che premiò 70 giocatori sparsi in tutta Italia, che si spartirono un bottino di 177,7 milioni di euro. Sul secondo gradino del podio si piazza il jackpot da 163,5 milioni realizzato a Vibo Valentia il 27 ottobre 2016 e che detiene ancora oggi il primato di essere stata la vincita più ‘ritardataria’ della storia: mai infatti una sestina vincente era mancata per 200 concorsi consecutivi, per l’esattezza dal luglio 2015 all’ottobre 2016. Terzo posto per i 147 milioni vinti a Bagnone (MS) nell’agosto 2009, seguiti dai 139 milioni vinti a Parma e Pistoia nel febbraio 2010 e i 100,7 milioni finiti a Catania nell’agosto 2008. A livello geografico la Campania è la regione che in termini assoluti ha centrato più vincite di prima categoria, ben 19, seguita dal Lazio con 16 e dall’Emilia Romagna con 12. Seguono Puglia con 10 e la coppia Toscana-Veneto con 9 “6” a testa. Dal lancio del gioco, il 3 dicembre 1997, sono stati complessivamente realizzati 118 “6”, una media di circa sei all’anno. Le uniche quattro regioni a non essere mai state baciate da una vincita di prima categoria sono state Liguria, Molise, Trentino e Valle d’Aosta. cr/AGIMEG

Superenalotto, 19 anni fa nasceva il primo “Fan Club del Superenalotto”

L’impatto mediatico del Superenalotto subito dopo il suo debutto, che accresceva concorso dopo concorso con jackpot e vincite miliardarie prima e milionarie poi, portò alla creazione, nel 1998, del primo ed unico “Fan club del SuperEnalotto” in Italia. Mai un concorso – segnala l’agenzia Agimeg – aveva avuto un fan club ufficiale e anche questa iniziativa fu uno dei tanti primati messo a segno dal Superenalotto, gioco nato pochi mesi prima (il 3 dicembre del 1997). L’idea del Fan Club venne a Fabrizio Broccoletti, titolare della ricevitoria Tic Tac di Montopoli di Sabina (Rieti) protagonista il 29 settembre del 1999 di un “6” da 85,9 miliardi delle vecchie lire. “Quella del fan club fu un’idea che nacque da una precisa esigenza del momento – raccontava ad Agimeg Fabrizio Broccoletti – visto che eravamo subissati di richieste da parte di persone che volevano dare la caccia al “6” con sistemi sempre più grandi e condivisi. Ad esempio sarebbe stato impensabile per un giocatore medio puntare un sistema da 5.000 euro, mentre dividendo la quota tra gli iscritti bastavano 12 euro per tentare la fortuna. Come proposi di riunirci in un fan club per condividere insieme le idee su come elaborare i sistemi da giocare, la mia ricevitoria fu presa letteralmente d’assalto. Alla fine sfiorammo i 400 iscritti, tanto che le riunioni non si potevano tenere nella mia, seppur grande, ricevitoria ma dovemmo spostarci nei locali di un associato dove potevano essere ospitate tante persone. Ricordo con piacere e nostalgia quei momenti – sottolinea Broccoletti – perché erano occasioni in cui ci si divertiva molto ed il SuperEnalotto diventava un momento di aggregazione per persone diverse che potevano confrontarsi e condividere una passione”. Tornando alla super vincita del 29 settembre del 1999, i 6 numeri che regalarono a Montopoli di Sabina l’attenzione di tutti i media e la vincita di quasi 86 miliardi delle vecchie lire fu la seguente: 4-16-27-55-67-72. Si racconta che a vincere fu un piccolo imprenditore della zona che ampliò improvvisamente ed in maniera importante la sua attività. lp/AGIMEG