Slot, Marini (Acadi): “Non ci sono i tempi per risolvere assieme ai gestori la questione della tassa da 500 milioni. Ma la filiera si dimostrerà responsabile”

I concessionari degli apparecchi non hanno avviato un tavolo di confronto con i gestori e gli esercenti per risolvere l’impasse sulla tassa dei 500 milioni prevista dalla Legge di Stabilità, sebbene il Tar Lazio la settimana scorsa abbia respinto le richieste di sospensiva. “Siamo al 9 di aprile – la prima rata dovrà essere versata entro il 30, Ndr – non ci sono propri le condizioni per creare un tavolo tecnico” spiega a Agimeg Matteo Marini, presidente di Acadi. “Anche perché la legge in realtà è abbastanza chiara, e il Tar lo ha ribadito: pagherà tutta la filiera, ciascun soggetto verserà la propria quota”. Come è emerso nel corso dell’udienza, le concessionarie hanno incassato solo una ventina dei 200 milioni che dovranno versare come prima rata: i gestori e gli esercenti nella maggior parte dei casi si sono infatti rifiutati di siglare i nuovi accordi che ne avrebbero decurtato gli aggi. Mancano all’appello insomma circa 180 milioni che i concessionari rischiano di dover mettere di tasca propria. Marini tuttavia è convito che “tutta la filiera si dimostrerà responsabile” e ribadisce che “Dopo l’ordinanza del Tar non si può fare altro che applicare la legge per com’è oggi, nonostante tutte le difficoltà che il testo si porta dietro”. E quindi aggiunge: “Ci fa piacere che il sottosegretario Baretta si sia reso disponibile a fare da arbitro per risolvere le problematiche nate con la filiera, ma soprattutto che abbia intenda trovare una soluzione più sostenibile per la seconda rata della tassa”, ovvero quella da 300 milioni che scadrà a ottobre. gr/AGIMEG