Sanatoria slot: 5 concessionari hanno chiesto la riduzione della multa al 20%. La Corte dei Conti potrebbe però respingere la domanda e “risalire” al 30%

Sisal, Snai, Cogetech, Gamenet e Cirsa hanno chiesto la riduzione del condono sulle maxipenali delle newslot al 20% della condanna in primo grado, come consente l’emendamento del Governo inserito nel decreto sull’Imu inserito in fase di conversione. Lottomatica Videolot invece sta ancora valutando la situazione, ha fino ad oggi pomeriggio alle 17 per depositare istanza.  Le altre 4 concessionarie degli apparecchi – Bplus, Codere, Gmatica e Hbg –  invece hanno deciso di non  avvalersi del condono, e quindi proseguiranno il giudizio d’appello. Le 5 concessionarie – secondo quanto apprende Agimeg – hanno preferito chiedere la riduzione dopo l’esito dell’udienza del 30 ottobre scorso. La Corte dei Conti la settimana scorsa si è pronunciata sulle domande presentate in base alla formulazione originaria della norma – offerta da parte dei concessionari di pagare almeno il 25% della condanna, e possibilità per il giudice di fissare una cifra superiore – e non solo ha condannato le cinque a pagare il 30% della somma conteggiata nella sentenza di primo grado, ma  ha anche intimato loro di versare la somma entro un lasso di tempo decisamente ridotto, il 15 novembre prossimo. Lottomatica invece ha partecipato all’udienza del 30 ottobre dopo aver modificato la domanda di condono ai sensi dell’emendamento governativo: la nuova norma prevede che il soggetto interessato versi immediatamente il 20% della condanna di primo grado su un conto del Ministero dell’Economia, la Corte  dei Conti a questo punto può solo accettare o respingere la domanda, ma non può graduare l’importo. Nell’udienza del 30 ottobre il Collegio – rilevando che la nuova norma comprimesse in maniera eccessiva i poteri del giudice – aveva quindi sollevato la questione di legittimità costituzionale, deferimento poi rimasto in sospeso in seguito alle proteste dei legali di Lottomatica. La compagnia aveva in sostanza chiesto di poter valutare se affiancarsi alle altre 5 concessionarie – e pagare il 30% della condanna – oppure se proseguire con il legittimità costituzionale. In questo caso, dovrebbe affrontare le incognite sia della pronuncia della Corte Costituzionale, e di quella successiva della Corte dei Conti, un iter che richiederebbe almeno un anno e mezzo. Intanto dovrebbe chiedere al giudice contabile di svincolare le somme già depositate sul conto del Mef. Adesso, però le altre cinque sembrano disposte a affrontare questo iter, resta quindi da vedere cosa deciderà di fare la Corte dei Conti, nell’udienza che è già stata fissata per venerdì prossimo. Le ipotesi sono due: un rinvio in massa alla Corte Costituzionale, oppure l’immediato respingimento delle domande. Una soluzione quest’ultima da non escludere, visto che lo stesso Collegio nei decreti emessi dopo l’udienza della settimana scorsa ha definito la vicenda delle maxipenali “di particolare gravità” tanto da richiedere il pagamento del 30%. Insomma, se ritenesse assolutamente non congrua la quota del 20% – che potrebbe legittimare la Corte Costituzionale – potrebbe direttamente giudicare inutile il rinvio alla Consulta. gr/AGIMEG