Rodano (ADM), Altri operatori stanno effettuando i test per il betting exchange, a regime saranno quattro o cinque

“Ci sono alcuni operatori interessati al betting exchange, alcuni si sono mossi operativamente, altri stanno effettuando i test. Insomma, il segmento non sarà in mano a un solo operatore”. Lo spiega a Agimeg Francesco Rodano, a capo dell’Ufficio Gioco a Distanza dei Monopoli. Ieri il colosso mondiale di questo prodotto, Betfair, ha accettato le prime giocate anche in Italia. “Nel breve periodo ci saranno due o tre operatori, nel lungo non si arriverà oltre i quattro-cinque”. Secondo Rodano si tratterà di un mercato di nicchia: “Non credo ci sia spazio per tanti operatori. Si tratta di un gioco quasi completamente distinto da quello delle scommesse tradizionali. Chi gioca con il betting exchange non lo fa per indovinare il risultato, ma per prevedere come la quota della scommessa si evolverà nel tempo, in sostanza per fare trading. Non a caso la singola partita del betting exchange si chiama mercato: è l’andamento del mercato che genera le vincite o le perdite”.
Rodano (ADM), Valutiamo accordi con compagnie pagamento per bloccare transazioni verso operatori illegali

 

Anche i Monopoli di Stato stanno progettando di stringere accordi con le compagnie di pagamento per bloccare le transazioni nei confronti degli operatori che operano senza concessione in Italia, sulla scia di quanto sta facendo in questi giorni la Gambling Commission inglese insieme a Visa, Mastercard e Paypal. “Abbiamo preso contatti con alcune compagnie di pagamento” spiega a Agimeg Francesco Rodano, a capo dell’Ufficio Gioco a Distanza dei Monopoli. “E’ un possibile sviluppo, ma anche in questo caso – come per i siti della black list oscurati – si tratta di un ostacolo facilmente aggirabile. Ci saranno sempre degli operatori che offrono questo tipo di transazioni. Inoltre una parte del gioco illegale online funziona sullo scambio di contanti. E’ il caso di alcuni bookmaker senza concessione che accettano contanti attraverso la rete di ced e ctd e ricaricano conti di gioco. Gli accordi con gli istituti di pagamento in questo caso servono a poco” gr/AGIMEG