Piemonte, insediata la nuova Giunta Regionale: da Cirio (Presidente) e Tronzano (Assessore) segnali importanti per rivedere la Legge regionale sul gioco

Si è insediata ieri la nuova Giunta Regionale del Piemonte, con a capo il presidente Alberto Cirio che ha accolto gli assessori nella sala riunioni di piazza Castello a Torino ed ha provveduto a coordinare una riunione per discutere dei principali temi da affrontare nelle prossime settimane. Tra gli assessori Andrea Tronzano, di Forza Italia, nominato assessore al Bilancio, Finanze, Programmazione economico-finanziaria, Patrimonio, Sviluppo sulle attività produttive e delle piccole e medie imprese. Per gli operatori ci potrebbe essere più di qualche speranza che la legge regionale sul gioco possa essere rivista. “Questa legge non colpisce solo una categoria di esercenti, ma va a colpire i cittadini, privandoli di una libertà. Lo Stato deve occuparsi di chi eventualmente incontra dei problemi come la dipendenza da gioco, non deve assolutamente limitare le libertà dei tanti che questi problemi non li hanno affatto. Considero questa legge ipocrita, perché non risolve il problema e non considera che molti piemontesi possono andare a giocare nella vicinissima Lombardia, dove ci sono norme diverse. O nella vicinissima Svizzera, dove si gioca liberamente. Sono tanti i piemontesi che se non possono giocare in Italia fanno qualche chilometro per andarsi a divertire, alimentando quindi il fisco di quello stato e i commercianti di quella nazione. A novembre di quest’anno sarà un anno che la legge entrata in vigore, e sarà il momento di tirare una riga. Se il saldo sarà negativo la normativa dovrà essere cambiata”, aveva commentato Alberto Cirio durante un convegno sul gioco a Torino. Dello stesso avviso anche Andrea Tronzano: “la tutela della salute deve essere una priorità – aveva dichiarato ad Agimeg a fine maggio – ma allo stesso tempo è necessario salvaguardare l’occupazione che il settore garantisce e le imprese che hanno attività economiche legate al gioco. Credo si debba prestare molta attenzione a quanto emerso dal recente rapporto Eurispes sul gioco in Piemonte, che ha evidenziato come la legge regionale di fatto lasci campo libero alla criminalità organizzata e all’illegalità. Per questo tra gli obiettivi che ci siamo posti c’è quello di difendere la legalità e le imprese che operano nel settore, considerando invece il proibizionismo un danno per l’economia e per l’occupazione”. lp/AGIMEG