Penali slot, Bplus chiede l’annullamento della sanzione da 335 milioni. Presentato ricorso per riavviare procedimento di fronte alla Sezione Lazio

Bplus torna in Corte dei Conti per chiedere l'”integrale annullamento”  della sentenza d’appello sulle maxi-penali delle newslot con cui le è stata inflitta una sanzione da 335 milioni di euro. La concessionaria in sostanza chiede di avviare un nuovo procedimento di fronte alla Sezione Lazio della Corte spiegando che la sentenza sia viziata da “una falsa percezione della realtà” che è possibile rilevare “dal semplice riscontro di documenti esibiti”. Inoltre la concessionaria sostiene che, sebbene ” dagli atti del giudizio risultava che il servizio di connessione era stato assicurato” per la maggior parte delle macchine allacciate alla rete, per la Corte si sia comunque verificato un danno da disservizio, un giudizio “del tutto distante dalla realtà”. Del resto, la creazione della rete delle newslot ha comunque assicurato ingenti entrate erariali: “Qualunque ipotetico danno da disservizio rimarrebbe assorbito per compensazione con gli enormi vantaggi ricevuti, con conseguente totale ribaltamento ed annullamento della sentenza impugnata”. E ancora, ricorda che secondo la Corte le concessionarie non avrebbero fornito prove sulle “criticità che, se riscontrate ed accertate, avrebbe condotto a escludere in tutto o in parte la responsabilità di colpa grave del concessionario”. Le compagnie al contrario hanno sottolineato più volte di essere incorse in una serie di problemi tecnici, e di aver fronteggiato le resistenze dei gestori. Ragioni che  peraltro indussero il Consiglio di Stato – intervenuto sulla vicenda nel 2010 – a annullare le “minipenali” comminate dai Monopoli. lp/AGIMEG