Operazione “Cristallo”, Gdf ad Agimeg: “Analizzate tutte le 51mila schede Cristaltec installate in tutta Italia. Denunciati alle Procure centinaia di gestori con apparecchi con schede manomesse. In Piemonte sequestri sempre in aumento”

“L’attività svolta dalla Guardia di Finanza di Torino può definirsi praticamente quasi giunta al termine. Si tratta di schede prodotte dalla Cristaltec. La società ha presentato alla Fiamme Gialle di Torino una denuncia in cui evidenziavano che le schede da loro prodotte, quando tornavano in fase di manutenzione presso i loro magazzini, risultavano avere il guscio manomesso nella parte a copertura dell’USB. Facendo delle analisi, tramite i loro ingegneri, hanno notato delle anomalie di trasmissione. Pertanto si sono recati a Torino per presentare una denuncia contro ignoti per frode informatica sulle loro schede, in quanto erano state alterate”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg la Guardia di Finanza di Torino riguardo all’operazione “Cristallo” che ha portato al sequestro di oltre mille slot, centinaia di gestori di apparecchi da divertimento denunciati, più di 3.000 schede manomesse e sanzioni per oltre 20 milioni di euro. “Abbiamo verificato la veridicità della segnalazione richiedendo ai Monopoli se la scheda prodotta dalla Cristaltec corrispondesse a quella depositata presso l’Ente di certificazione. Abbiamo provato i loro sistemi di protezione del software. Fatto ciò abbiamo coinvolto sia i Monopoli sia la Sogei e abbiamo richiesto l’analisi di tutte le schede sul territorio nazionale in esercizio, circa 51mila, della Cristaltec che riscontravano attraverso i sistemi di controllo delle anomalie di trasmissione della parte dei popout. Tale verifica ha consentito di capire che circa 3mila apparecchi avevano delle anomalie di trasmissione. Una volta acquisiti tutti gli ID degli apparecchi presenti sul territorio nazionale, dopo aver effettuato dei primi controlli nell’area torinese e segnalate alla locale procura le manomissioni propedeutiche alla frode informatica, abbiamo esteso un piano d’azione su tutto il territorio nazionale, a 96 comandi provinciali della guardia di Finanza. E’ stata svolta – ha aggiunto – un’attività dove ogni Guardia di Finanza provinciale ha controllato visivamente l’apparecchio e se la scheda hardware fosse stata modificata nella parte a copertura della scheda USB. Tale modifica è – ha proseguito la GDF nell’intervista rilasciata ad Agimeg – propedeutica alla frode informatica. E’ stato quindi fatto un sequestro amministrativo dell’apparecchio, con la sanzione di 50mila euro a macchina, più la chiusura fino a 30 giorni. E’ stato poi verificato chi effettivamente aveva accesso all’hardware della scheda: nel 90% dei casi le chiavi dello sportello dove alloggiava la scheda di gioco era in possesso dei gestori degli apparecchi. Sono stati quindi denunciati alle locali Procure di competenza centinaia di gestori proprietari di schede”, ha continuato. “In tutto il Piemonte nel 2019 sono stati sequestrati circa 800 apparecchi illegali, questo è il dato a conoscenza della Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle nei vari anni hanno investito nella specializzazione per i controlli sul comparto giochi e uomini per attività di verifica in merito. Negli anni sono quindi aumentati anche i numeri di apparecchi illegali sequestrati, ma con loro anche un investimento sempre maggiore della Guardia di Finanza a livello umano. Non so se dovuto alla normativa regionale, o alle nostre specializzazioni, ma continuano ad aumentare i numeri dei sequestri”. cdn/AGIMEG