Legge anti slot: in Trentino Alto Adige al via i controlli nei locali entro 300 metri dai luoghi sensibili

Nuovo passo avanti nell’applicazione della legge anti-slot in Trentino Alto Adige. Il Servizio personale ha autorizzato il Servizio di polizia amministrativa a mettere in pratica i controlli previsti dalla normativa anti-slot. Con una determinazione del Servizio personale, la 367 dell’11 agosto scorso, infatti, si è affidato «l’incarico di vigilanza sull’osservanza della legge provinciale numero 13 del 13 luglio 2015» ad «alcuni dipendenti» del Servizio di polizia amministrativa. Con la legge approvata a luglio, il consiglio provinciale ha dichiarato guerra alle slot. Gli apparecchi da gioco, videolottery e slot, in base alla legge, dovranno essere tolti da bar, ristoranti, tabacchini, esercizi commerciali e anche le sale giochi. Non saranno eliminati tutti ma quelli compresi all’interno di un raggio di 300 metri rispetto ai cosiddetti luoghi sensibili, cioè i luoghi di culto, le scuole, i centri per anziani, i centri sportivi frequentati da giovani e ragazzi. Basti dire che a Trento i luoghi sensibili, individuati in base al regolamento comunale che finora si limitava a vietare le nuove installazioni, sono 371.  Il consiglio ha approvato all’unanimità la nuova legge, frutto dell’unificazione di due diverse proposte, una avanzata dalla consigliera Violetta Plotegher del Pd e l’altro da Walter Viola di Progetto Trentino. Entro cinque anni sarà praticamente impossibile giocare nei bar o nei ristoranti collocati nei centri storici delle città e dei paesi. La legge prevede poi che il controllo sull’applicazione della norma venga fatto anche dalla polizia amministrativa. Ora i suoi dipendenti possono partire con i controlli. Oltre a tale istituzione, c’è anche il personale del Comune che può mettere sotto esame i locali. lp/AGIMEG