Giochi, ecco tutti gli emendamenti sui giochi presentati alla “manovrina”

Sono una trentina gli emendamenti alla Manovra correttiva presentati in Commissione Bilancio alla Camera che riguardano il settore giochi. Una serie di proposte di modifica rivedono la tassazione dei giochi. Gli on. Rocco Palese (Misto) e Pietro Laffranco (FI) con due emendamenti sostanzialmente identici chiedono ad esempio di tassare poker cash e casino games al 59,2% sul margine, e le scommesse sportive al 39,3% sul margine (per quelle in agenzia), e al 43,4% sul margine per quelle online. Dario Parrini (PD) con un’articolata proposta di modifica chiede di tassare sul margine le vlt, con un’aliquota del 40% che scatterebbe dal 1° luglio prossimo. MA il deputato PD prevede anche un meccanismo di acquisto dei nulla osta per le AWP da remoto, ciascun diritto costerà 700 euro, da versare “in tre rate annuali di pari importo, entro il 31 dicembre 2017, il 31 dicembre del 2018 ed il 31 dicembre del 2019”. Allo stesso tempo si prevede il taglio degli apparecchi: “alla data del 31 dicembre 2017 il numero complessivo dei nulla osta di esercizio di tali apparecchi non può essere superiore a 345.000”; e “alla data del 30 giugno 2018 il numero complessivo dei nulla osta di esercizio non può essere superiore a 265.000”. gr/AGIMEG

Manovra correttiva, Laffranco rivede gli aggi, la Lega chiede di inasprire la tassazione delle slot, Palese di abbassarla

Fissare “l’aggio per i raccoglitori del gioco del lotto e dei giochi accessori, il compenso
al ricevitore dei giochi numerici a totalizzatore nazionale e l’aggio per il venditore al dettaglio delle lotterie nazionali ad estrazione istantanea”. Lo chiede l’on. Pietro Laffranco (FI) in uno degli emendamenti sui giochi che ha presentato alla Manovra Corretiva. Laffranco in particolare chiede di fissare l’aggio al 6,5 per cento della raccolta, di modo che le entrate erariali per questi giochi “aumentano dell’1,5 per cento della raccolta”. L’on. Guido Guidesi (LNP) ha presentato diverse proposte di modifica per inasprire ulteriormente la tassazione su slot e vlt, le aliquote più rigide sono il 27% per le prime e il 10 per cento per le seconde. Ma c’è anche chi chiede di ridurre la pressione fiscale sugli apparecchi, come l’on. Palese (Misto) – le aliquote passerebbero al 17,8% per le awp, e al 5,9% per le vlt – i Monopoli tuttavia dovranno adottare un decreto per ritoccare la tassazione degli altri giochi, per assicurare “maggiori entrate, non inferiori a 130 milioni di euro per l’anno 2017 e non inferiori a 180 milioni di euro per gli anni successivi”. gr/AGIMEG

Manovra correttiva: Lega, FDI e SI tartassano le vlt

Portare la tassazione sulle videolottery agli stessi livelli di quella sulle awp, in pratica l’aliquota passerebbe dal 6% (previsto dalla Manovra correttiva) al 19%. Lo chiedono con due emendamenti identici – presentati appunto alla manovra correttiva – gli onorevoli del M5S capeggiati da Baroni, e FDI-AN guidati da Rizzetto. Anche Pastorino (SI-Sel) chiede di aumentare il prelievo sulle vlt (dal 6 al 12%), per garantire “un contributo complessivo di 650 milioni di euro per l’anno 2017, in attesa dell’applicazione dei fabbisogni standard con legge di bilancio”. Al momento la Manovra prevede  “un contributo complessivo di 110 milioni di euro per l’anno 2017 e di 80 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2018”. gr//AGIMEG

Manovra correttiva, M5S chiede lo stop alla pubblicità dei giochi, SI-Sel di adottare il distanziometro su tutto il territorio

Divieto di ogni forma di pubblicità del gioco ( “comunicazione commerciale, di sponsorizzazione o di promozione di marchi o prodotti di giochi” sia diretta che indiretta), e multe che  vanno dai 50mila ai 500mila euro. Lo chiedono con un emendamento alla Manovra Correttiva i deputati del M5S capeggiati da Baroni. La sanzione verrebbe applicata “al soggetto che commissiona” la pubblicità, a quello “che le effettua, nonché al proprietario del mezzo con il quale esse sono diffuse”. I proventi delle sanzioni verrebbero “destinati alla prevenzione, alla cura e alla dipendenza da gioco d’azzardo”. Con un’altra proposta di modifica, l’on. Marcon e altri deputati di SI-Sel chiedono invece che siano i swindaci a autorizzare l’apertura delle sale da gioco, le autorizzazioni avranno durata di 5 anni e saranno rinnovabili. Chiedono inoltre di adottare a livello nazionale le distanze minime di 500 metri dai luoghi sensibili (“da scuole di ogni ordine e grado, strutture residenziali o semi residenziali operanti nel settore sanitario o socio-assistenziale, luoghi di culto, caserme, centri di aggregazione giovanile e centri per anziani, sportelli di prelievo di contante e comunque nei centri storici”). Le Regioni avrebbero facoltà di abbassare la distanza (ma mai al di sotto dei 300 metri), i Comuni potrebbero invece  “individuare altri luoghi sensibili” spinti da valutazioni “sul contesto e sulla sicurezza urbana e ai problemi connessi con la viabilità, l’inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica”. Inoltre “Con ordinanza del sindaco possono essere definiti limiti più restrittivi e specifiche fasce orarie per ciascun tipo di esercizio”. gr/AGIMEG

Manovra correttiva, M5S e PD chiedono la tessera del giocatore, Bernardo di tassare le vincite sui casinò online senza licenza

Dal 30 settembre 2017, le puntate e le vincite potranno essere piazzate o riscosse esclusivamente “in forma elettronica mediante strumenti di pagamento che consentano l’identificazione del disponente e del beneficiario”. Lo chiedono con un emendamento alla Manovra Correttiva, l’on. Mantero e altri deputati del Movimento5Stelle. Sempre il M5S chiede che slot e vlt siano dotate “di un sistema automatico di rilevamento dell’età anagrafica del giocatore, con automatica disabilitazione in caso di minore età”. Per giocare dovrebbero essere utilizzati “i documenti anagrafici rilasciati dalla pubblica amministrazione”. Slot e vlt inoltre verrebbero dotati “di un sistema di registrazione dati che specifichi il numero delle giocate, l’importo inserito e scommesso, l’importo della vincita e l’importo restituito”. Simile la proposta di modifica presentata dagli on. Barbanti e Boccadutri (PD) che chiedono l’utilizzo della tessera sanitaria. E prevedono che i dati raccolti dalle macchine “sono trasmessi alla Società generale d’informatica (SOGEI) Spa, che ha l’obbligo di segnalarli alle autorità e ai Ministeri competenti per lo svolgimento di opportuni accertamenti ai fini della tutela della salute dai danni derivanti dalle ludopatie e della prevenzione di infiltrazioni criminali e del riciclaggio di denaro”. il presidente della Commissione Finanze, Maurizio Bernardo, chiede invece una stratta sui casinò online senza concessione, e incarica le banche di effettuare “in qualità di sostituti di imposta, una ritenuta alla fonte pari al 20 per cento su tutte le somme accreditate sui conti-gioco intestati ai loro clienti derivanti da vincite realizzate su piattaforme, provider o casinò on line che non posseggono licenza italiana”. Il prelievo verrà effettuato il 1 settembre 2017, e a partire dalla stessa data  queste vincite “non dovranno essere indicati in dichiarazione”. Al seguente link è possibile scaricare tutti gli emendamenti relativi ai giochi. gr/AGIMEG